01 maggio, 2008

Dipendenza (materialismo senza materia)

Gli antichi Ebrei, appartenenti alle classi privilegiate, coltivavano l'usanza di affiancare allo studio della Torah un'attività manuale qualsiasi. Era una consuetudine che consentiva di mantenere il contatto con il "reale" e di sviluppare la manualità. In questo modo il pensiero si concretava in una prassi, nella manipolazione della materia, nella costruzione di utensili.

Siamo ormai essere cerebrali, mentali: abbiamo perso la vicinanza ai quattro elementi. Già Leopardi, autore che dovrebbe essere rivalutato come filosofo originale, acuto e lungimirante, aveva intuito che gli uomini "moderni" erano diventati teste senza corpo, creature scisse dalla natura, dimentiche delle sensazioni, incapaci di immergersi nella vita.

Non siamo più esseri terrestri, ma ex terrestri: menti perse in astruse astrazioni o, peggio, ipnotizzate dal vuoto, molti sono del tutto disinteressati al mondo che ci attornia. Pensiamo agli adolescenti di oggi: tranne qualche eccezione, l'unica capacità manuale che essi rivelano consiste in una sbalorditiva velocità e destrezza, quando digitano la tastiera del cellulare. Per il resto sono goffi, per nulla versati nel disegno, nelle attività manuali, insensibili alle sensazioni più vere, alle vibrazioni provenienti dal creato, alla temperatura dei colori, alle voci del vento, ai profumi delle stagioni. I loro sensi sono ottusi, i loro pensieri controllati, condizionati, inscritti in un dualismo schematico: sono ridotti ad automi come quelli descritti icasticamente nell'agghiacciante pubblicità della O2.

Ciò è stato ottenuto dai globalizzatori soprattutto con la distruzione sistematica sia dei biomi sia della cultura, recidendo ogni legame con l'essere e con la memoria. E' stato creato un mondo artificiale, fittizio, preludio ad una realtà virtuale in cui i processi mentali saranno ridotti ad una serie di bits determinati dall'esterno.

E' un mondo inoltre in cui, a causa della pressoché totale perdita delle abilità manuali, della dimistichezza con i mestieri di un tempo, siamo diventati del tutto dipendenti dal denaro e dal sistema. Senza il supermercato, la banca, la farmacia, il distributore di benzina ed i negozi, potre(m)mo sopravvivere al massimo tre giorni. Solo quei pochi che vivono in campagna godono di una certa autosufficienza, mentre i cittadini (negli stati industrializzati la popolazione urbana supera il 70 per cento!) dipendono in toto dal sistema. Questo è un aspetto di enorme vulnerabilità della popolazione cittadina, completamente alla mercé dei sinarchisti e delle loro bizze. Le persone sono state defraudate del loro diritto ad un lavoro che coincida con un'attività gratificante, del valore d'uso degli utensili, del contatto con le cose trasferite nel regno astratto della merce.

L’annullamento dell’esperienza sensoria (quindi, coincidendo gli opposti, anche di quella spirituale) è stato perseguito con scientifica, programmata lentezza, anche se non tutti si trovano a loro agio in questo lugubre scenario bidimensionale: è l'aurora di un risveglio?



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13 commenti:

  1. No so quando ma credo che questo mondo artificializzato prima o poi crollera! Dopo grossi disastri purtroppo.
    Forse un giorno si capirà che la tecnologia non è la vera via per evolvere! La tecnologia è solo un aiuto (se non è invasiva).
    Credo che si debba ritornare a stili di vita più sobri, ritmi di vita più lenti. Credo che in questo modo potremmo avere qualche speranza di risintonizzarci con madreterra.

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  2. Ciao Serpentepiumato, "risintonizzarsi con madreterra". Giusto: onora il Padre e la Madre. La Madre è proprio la Terra, anche se questo insegnamento fu distorto e cancellato.

    Ciao e grazie.

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  3. "Nel mondo che vedo uno si muove con gli alci, tra le umide foreste dei canyon intorno alle rovine del Rockefeller Center. Indosserà abiti di pelle che gli dureranno per tutta la vita. Si arrampicherà per le liane che avvolgono la Sears Tower. E quando guarderà giù vedrà minuscole figure che pestano granturco e posano strisce di carne di cervo sulla carreggiata vuota di qualche superstrada abbandonata."

    Tyler Durden in "Fight club"

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  4. Una curiosità 'off topic' che riguarda il primo maggio, volgarmente chiamato 'Festa dei Lavoratori' dove per 'Lavoro' non si intende la fatica volta al proprio riscatto interiore ma la pena imposta all'Umanità adamitica cacciata dall'Eden per far sopravvivere l'involucro fisico.

    Tale data corrisponde nella Stregoneria occidentale alla festa di Beltane e cade, come ognuno ben sa, dopo la Notte di Valpurga ovvero la notte delle streghe.
    La setta degli Illuminati di Baviera venne notoriamente fondata il primo maggio 1776.

    Riflettendoci un attimo, questa mattina mi sono accorto che il
    1998, data che si ottiene moltiplicando 666 x 3, dista 222 (uguale ovviamente a 111 x 2 oppure a 74 x 3...sempre quel numero 11 di mezzo!!) anni da quel fatidico 1776, che vide tra l'altro la Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d'America.
    Date dunque non propriamente scelte a caso.
    A dire il vero nel 1998 avremmo potuto aspettarci qualche evento significativo, relativamente all'instaurazione del NWO ovvero del Regno dell'Anticristo.
    Ma, almeno pubblicamente, in quell'anno non è accaduto nulla di strano.

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  5. Questa descrizione è l'istantanea della società moderna, incapace di ritrovare le vere attitudini dell'uomo. Un uomo che sta perdendo il contatto con gli altri esseri viventi, con la Natura, con i principi che rendono umano il suo aspetto. Solo ritrovando alcune di queste caratteristiche, forse un giorno saremo in grado di essere consapevoli del nostro futuro. La cara vita da automa non dovrebbe essere nemmeno presa in considerazione.

    Ciao a tutti

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  6. Ciao Paolo, il tuo commento non esula del tutto: infatti il testo è dedicato, in parte, alla "festa" dei lavoratori, al lavoro, labor, travaglio, fatica.

    Ciao Freenfo, il loro fine è proprio quello di trasformare TUTTI in automi.

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  7. Ho avuto piacere nel leggere ad alta voce questo pregevole articolo. Bravo, fratello.

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  8. mi sono sempre rispecchiato in Leopardi e condiviso, oltre che pienamente compreso ogni suo scritto o pensiero.
    era una persona molto saggia e profonda che mi ha insegnato molto

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  9. smaskerto STRAKER KE LAVORA X I SERVIZI SEGRETI E COLLABORA CON PERLE COMPLOTTISTE

    http://perlecomplottiste.blogspot.com/2008/05/straker-e-le-perle-la-prova.html

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  10. Ciao Magik, Leopardi purtroppo è confinato nello stereotipo del poeta "depresso", lui che ispirò Schopenauer e che seppe essere sardonico e vedere oltre.

    Ciao e grazie

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  11. Interessantissimo questo blog! Un saluto a tutti i lettori

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