12 luglio, 2009

Le prove

Quali sono le prove? Quante volte si riceve questa obiezione! E' un atteggiamento diffuso. "Se non vedo, non credo". "Se vedo, non credo lo stesso". Ci si fida delle versioni ufficiali, ma si è del tutto increduli, non appena una notizia o un'interpretazione oltrepassano di un micron l'angusto orizzonte del proprio sguardo. Ci si fida delle menzogne del dott. prof. esperto in..., con master in.... ma non si accettano altre possibili ipotesi.

E' il solito principio di autorità e poi qualcuno osa affermare che con Galileo la scienza superò definitivamente l'ipse dixit. Sarà...

Le prove: non abbiamo la certezza che il mondo esista al di fuori della coscienza, come possiamo presumere di raccogliere dati apodittici su ogni soggetto? Chi pretende sempre e comunque le prove, non dimostra neppure un atteggiamento empirista, ma fideista, poiché esige una sicurezza che proviene dall'esterno e dagli altri. Ha bisogno di stampelle, senza le quali non può camminare; ha bisogno di un bastone, senza cui il passo è malfermo, vacillante.

Volete le prove? Cercatele! Volete le prove? Abituatevi ad osservare, a studiare, a riflettere. Le troverete, se riuscirete a scrollarvi di dosso il conformismo, la pigrizia, l'inettitudine. Compito improbo: chiediamo ad un goffo piccione di librarsi in volo maestoso e regale come fosse un'aquila.

Volete le prove? Cercatele in voi stessi: provate a vedere se la vostra intuizione aderisce ai fatti o presunti tali. Voi che richiedete con forza riscontri inoppugnabili, siete i primi ad essere abbindolati da chi vi ammannisce prove solide e scientifiche (com'è sempre pronunciata ore rotundo questa parola!), rigorosamente false.

Volete le prove? Guardate negli occhi una persona! Guardate oltre il visibile e vedrete un barlume. Il vero problema è un altro: non volete vedere, distogliete lo sguardo, serrate gli occhi, vi turate le orecchie, ma ancora reclamate dimostrazioni fondate. Ecco in questa caparbia, spesso noiosa rivendicazione è la prova regina, quella della stupidità umana, di chi si lascia infinocchiare da ciarlatani ed imbonitori e, nel contempo, si rifiuta in modo pervicace di prendere in considerazione qualsiasi verità destabilizzante. Si continui pure a credere alle bugie della televisione e di Fichipedia. E' più facile crogiolarsi in una tranquillizzante, confortevole falsità che cominciare un autonomo percorso di ricerca. Se così avete scelto, buon per voi, ma non chiedete più prove, perché non ne avete bisogno: vi basta l'anestetico dell'impostura e dell'autoinganno.

"Beati coloro che crederanno, senza aver visto": ancora più beato chi troverà le risposte in Sé stesso. Alcune risposte si possono ricevere, purché si conosca il quesito e lo si ponga nel modo e nel momento giusto.

Parsifal, con la sua domanda mancata, docet.



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12 commenti:

  1. Sante parole, carissimo Zret. Oggi molti sono male abituati dal punto di vista intellettuale ed esistenziale. Sforzarsi a cercar prove, è divenuto assai raro. La scienza dice: PROVE DATE OSSERVAZIONI. Bene, ma bisogna vedere quale taratura cognitiva si ha per osservare. Se siamo obnubilati dal pregiudizio e dall'ideologia, la nostra percezione delle cose sarà irrimediabilmente inficiata.
    Angelo Ciccarella

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  2. Sante parole e molto sagge.
    L'intuito, se ascoltato, non necessita di grandi prove: quelle servono solo a chi scieglie di essere materiale e superficiale.
    E' difficile ingannare la coscienza poichè la verità traspare da sfumature quasi invisibili ma intense che è impossibile ignorare.

    Ciao

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  3. La scienza non è l'unica forma di conoscenza né la più alta. E' pregiudizio inveterato della nostra era esigere sempre prove certe e dati quantificabili, come se tutto fosse riducibile a numero.

    Intuito è letteralmente uno sguardo dentro, dentro le cose e soprattutto Sé stessi. Vero è che, a volte, è meglio non conoscere, ma questo è un altro discorso.

    Ciao a tutti e grazie.

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  4. Caro GEO, è educazione far seguire alla critica la motivazione, altrimenti è solo dileggio. Una cafonata che offende prima di tutto la tua intelligenza.
    Angelo Ciccarella

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  5. Perfino in "Bambi" noto cartone animato per bambini, la mamma del coniglietto dice"se proprio non sai che cosa dire è molto meglio che stai zitto".
    G.E.O., "puttanate" lo sanno dire e scrivere tutti, tu cosa mi dici per farmi capire il perchè Zret dice "puttanate"? Se sai spiegarlo con motivazioni valide potrebbe essere interessante anche per me saperlo!Non si sa mai chi sia il profeta che ti illumina!!!
    Ti consiglio comunque di meditare sulle belle parole di Ginger :” la verità traspare da sfumature quasi invisibili ma intense che è impossibile ignorare."

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  6. Dimenticavo...Cos'è questa fantomatica Global Evil Organization? Tu, da solo? Tu e due amici al bar? Tu e tua sorella? Evil o Devil? Parlaci di questa Organization. Che scopo ha, portare "sfiga" ? Per esprimermi in un linguaggio che ti è probabilmente familiare. Stai attento perchè certi malocchi si specchiano in alcune persone e ritornano al mittente!!!

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  7. Forse il tale GEO, in realtà, più che un cafone è un agente provocatore, o ancora un vagabondo del web in cerca della mischia verbale per coprire la propria disperazione, o peggio, una spia. In ogni caso, caro Zret, ordinaria miseria umana. Da compatire. Geo, pensa con la tua testolina, sii un uomo libero, se puoi o fatti aiutare.
    Angelo Ciccarella

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  8. Geo è un piccolo sicofante, esperto quanto basta per disturbare e diffamare, ma inconsapevole strumento di agenti... patogeni.

    Ciao

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  9. Mi ritrovo in quello che hai scritto caro Zret! L'intuito secondo me è ciò che ti consente di discernere il bene dal male e sta al di sopra della scienza. Quest'ultima relegata al mondo e alla dimensione materiale in cui viviamo, o almeno nei riguardi della scienza come la conosciamo oggi. La prima prova che abbiamo è quella che nasce dentro di noi, se non sappiamo osservare e approfondire tale richiamo allora abbiamo rinnegato noi stessi, abbiamo venduto l'anima a dei perfetti ciarlatani. Oltretutto non si vive solo di formule e numeri anzi...!
    Un caro saluto a te e agli amici del blog! :)

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  10. Ciao Tursiops, queste tue parole sono vere e sorgive. Abbiamo bisogno di recuperare una capacità di discernimento, di chiudere la porta dal cui vano proviene il frastornante frastuono del mondo. Se, nel silenzio ascoltiamo noi stessi, udremo la voce. L'importante è non tradire la nostra natura, non lasciarsi incantare dalle sirene del mondo.

    Ciao e grazie.

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