16 dicembre, 2006

Masters and servants

La purga dura da sempre, senza un perché (E. Montale, Il sogno del prigioniero)

Con questo fosco testo, riprendo ed amplio un tema già trattato: forse qualcun altro potrà comprendere chi veramente opera con infinità malvagità e scaltrezza dietro le quinte. Altro che complotto massonico ed ebraico: quelli sono dei dilettanti! Forse la conoscenza può ancora aprire una breccia nel muro di questo penitenziario chiamato mondo.


Il giorno 11 dicembre è stato collocato nel centro di Piazza San Pietro un abete bianco alto 33 metri. L’albero, tagliato in un bosco della Calabria, svetta ora come simbolo pagano nel cuore della Kaput mundi, città pagana per eccellenza. Come non rapportare tale cabala al pontificato di Giovanni Paolo I, il papa ucciso dopo 33 giorni di pontificato, cui subentrò Giovanni Paolo II?

Nello stesso giorno, il giorno 11 dicembre, si è perpetrata una sanguinaria e feroce carneficina rituale, ad Erba, centro in provincia di Lecco, dove un’intera famiglia è stata massacrata. Sono certo che in questa orribile strage la criminalità organizzata non c’entra nulla: non è stata una vendetta trasversale o una resa dei conti, ma un abominevole sacrificio umano. Lo rivelano il modus operandi degli assassini, la data e la crudeltà gratuita. Non solo, nessun uomo “politico” ha avvertito l’esigenza di esprimere qualche parola di cordoglio per la strage. Ovviamente neppure B 16, questo sacerdote di Lucifero, ha manifestato il suo, per quanto falso, dolore per quanto accaduto. Il papa rosso, oltre ad essere il centoundecimo (111) pontefice della profezia di Malachia, ha nel suo nome il numero 16 che, nei tarocchi, corrisponde alla torre, la lama della rovina, del disastro ed anche della superbia.

Il 13 dicembre l’aguzzino israeliano Olmert è giunto a Roma per incontrare i suoi padroni: Prodi e “Benedetto” XVI. Costui tiene le fila delle congiure internazionali, ma è un burattino di Hans Peter Kolvenbach, a sua volta…

Non sono coincidenze: le coincidenze non esistono. Numeri massonici e diabolici costellano il periodo natalizio simili ai chiodi infissi nelle tabulae defixionis, le tavolette di piombo che nel mondo antico si usavano per i malefici.

Intanto continua l’agonia indicibile di Piergiorgio Welby, mentre “politici”, “medici” e “magistrati” si rimpallano la decisione ultima che potrebbe por fine alle sofferenze dello sventurato: ma si tenga conto che coloro non sono insensibili (sarebbe già gravissimo), ma sadici, poiché, come i cardinali, si sono consacrati a divinità oscure. Essi vogliono tutto ciò e se ne compiacciono. Essi possono agire indisturbati, poiché come la strategia più astuta di Satana consiste nel far credere che egli non esista, così il colpo da maestro dei congiurati è travestirsi da vittime.

Presto, però, con un coup de theatre, essi irromperanno sulla scena senza maschera per mostrare il loro vero, disgustoso, deforme volto.

Non aspettiamoci nessun deus ex machina.

3 commenti:

  1. Ciao Angela, io direi che sono laidi e sfacciati Olmert e Prodi, Andreotti era più scaltro e compassato. Tuttavia ricordiamo che il gobbo appartiene all'opus Dei. A proposito di Opus Dei, la Raytheon, la più importante industria bellica del mondo, appartiene alla prelatura del Vaticano. Due più due... Guerrafondai, sono dei guerrafondai, altro che deus est caritas...
    Cerchiamo di non pensare almeno per un po'. Ciao!

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  2. Concordo pienamente con la frase "le coincidenze non esistono" tutto accade per una ragione e l'intensa numerologia dietro le azioni di questi burattinai non può che indurci a pensare ad un oscuro avvenire. Ciao

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  3. Ciao Capitano Nemo, un antico detto ci ricorda che le coincidenze sono isole, ossia unite sotto il livello del mare dalla piattaforma continentale. Ciao

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