05 marzo, 2007

Il fluido di Mesmer

Franz Anton Mesmer nacque ad Iznang, sul Lago di Costanza, nel 1734. Studiò presso un collegio di Gesuiti, quindi si iscrisse alla facoltà di teologia ad Ingolstadt. Si laureò in medicina all’università di Vienna, discutendo una tesi concernente l’influsso dei pianeti sull’organismo umano. Sposatosi con una vedova molto abbiente, poté dedicarsi ai suoi studi. Le feroci critiche dei medici viennesi nei confronti delle sue ricerche, lo convinsero ad abbandonare la città per recarsi a Parigi, dove rimase fino al 1784, anno in cui si trasferì a Londra, donde ritornò in Francia nel periodo della Rivoluzione. Rientrato a Vienna, fu arrestato, poiché aveva appoggiato le idee rivoluzionarie. Fu presto rilasciato, ma Mesmer dovette lasciare l’Austria. Si rifugiò quindi in Svizzera, ove morì nel 1815 a Meersburg.

Già nella sua tesi di laurea, il medico austriaco delinea i principi della sua teoria: infatti Mesmer asserisce che esiste un fluido che permea il cosmo e, mediante il quale, il Sole e la Luna esercitano un’azione sul sistema nervoso umano. Nella Lettera ad un medico straniero del 1775, Mesmer illustra il suo sistema terapeutico basato sul magnetismo animale, incentrato sull’uso di magneti nel trattamento delle malattie. Secondo Mesmer, l’uomo è simile ad un magnete, con due polarità, una positiva ed una negativa. Mettendo in contatto le varie parti dell’organismo tramite un operatore, sarebbe possibile riequilibrare lo squilibrio bioelettrico da cui origina la patologia. Le conclusioni del medico austriaco furono criticate da quasi tutti gli scienziati dell’epoca, nonostante Mesmer avesse ottenuto notevoli risultati nella cura di vari disturbi. Mesmer ricorreva per guarire i suoi pazienti ad una forma di ipnosi e, secondo alcuni studiosi, anticipò i procedimenti della psicoterapia. I suoi successi furono forse dovuti alla capacità, attraverso l’ipnosi, di indurre processi di autoguarigione in pazienti affetti da sindromi psicosomatiche.

La sua terapia, definita mesmerismo, consta di quattro principi fondamentali: un sottile fluido fisico, riempie l'universo e forma un mezzo di connessione tra l'uomo, la terra e i corpi celesti e tra uomo e uomo; la malattia ha origine dalla distribuzione non omogenea di tale fluido all'interno del corpo umano; con l'aiuto di alcune tecniche il fluido può essere incanalato, convogliato in altre persone; in questo modo si possono provocare crisi nel paziente e curare malattie.(...)

L’attività di Mesmer è degna di nota per i suoi aspetti teorici, relativi alla teoria del fluido vitale dinamico o magnetismo animale, ma anche perché il suo operato fu proseguito da alcuni allievi, fra cui Joseph Deleuze, Charles Lafontaine ed i Durville. I Durville fondarono la Scuola di magnetismo e massaggio di Parigi. Henri Durville tentò di disciplinare l’uso del magnetismo, simile alla pranoterapia. Le sue tecniche sono insegnate ancora oggi in alcuni centri di radioestesia.

Per gettare luce sulle sue controverse pratiche, nel 1784 il re di Francia Luigi XVI aveva nominato una commissione di indagine formata da scienziati, tra cui Antoine Lavoisier e Benjamin Franklin. Essi, dopo alcuni mesi di analisi e di esperimenti condotti con l'assenso di un allievo di Mesmer, conclusero che gli apparenti benefici della terapia erano dovuti esclusivamente a quello che oggi definiamo effetto placebo.

Il rapporto della commissione anticipa la maggior parte dei metodi e delle tecniche depistanti, impiegati ancora oggi nelle "esplorazioni" dei fenomeni cosiddetti paranormali e delle medicine non allopatiche. Oggi, come allora, ricercatori dell’establishment si basano su preconcetti più che su un reale desiderio di appurare la verità: col senno di poi, possiamo asserire che, mentre il principio di Lavoisier Nulla si crea, nulla si distrugge, si è rilevato non corretto, l’intuizione di Mesmer circa un’energia che penetra il cosmo è, invece, divenuto un punto fermo della conoscenza scientifica, come notavo in un precedente articolo, la cui ipotesi centrale è stata recentemente confermata.



Fonti:

R.Tresoldi, Enciclopedia dell'esoterismo, Milano, 2002

Zret, Reich, l'orgone e l'energia del punto zero, 2007

4 commenti:

  1. Ciao Zret,
    Mesmer come Reich dunque, scopritori del sottile fluido fisico o orgone che dir si voglia, e subito l'establishment che sguinzaglia i suoi cani da guardia a difesa del dogma scientifico. Che strano!!!
    C'è una cosa che mi lascia perplesso: presso chi frequentò il collegio??? GESUITI??? AHIAHIAHI
    Spero sia solo una banale coincidenza.....
    Domanda: Secondo voi ha un qualche senso provare a costruire un chembuster?
    Saluti, Nico.

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  2. Ciao Nico, Mesmere frequentò un collegio gesuita (aiuto!), ma non credo lo abbiano plagiato. Un mio amico mi raccontava di un gesuita che vedeva l'orgonite come fumo negli occhi. Circa il chembuster, penso sia utile. Ho ideato un semplice esperimento per verificare l'esistenza di tale energia su cui i fisici quantistici non hanno alcun dubbio, ma non sono ancora riuscito a compierlo. Sul forum di sciechimiche, trovi degli esperti sul chembuster e temi affini. Ciao e grazie.

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  3. La teoria di Mesmer, parrebbe allinearsi con quella dell'Orgone... se tale "fluido" energetico esiste o no è difficile provarlo, anche perchè si viene sempre ostacolati dalla scienza "ufficiale"

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  4. In effetti il fluido di Mesmer ha caratteristiche assai simili all'orgone di Reich, all'etere di Tesla ed all'energia di Todeschini. La fisica quantistica afferma che tale energia esiste: bisogna vedere come imbrigliarla. Intanto essi la usano già, ma a nostra insaputa, secondo me.
    Ciao

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