21 marzo, 2007

Precarietà

Da un momento all’altro tutto potrebbe cambiare. Molti siti della Rete potrebbero essere oscurati: all’improvviso tacerebbero milioni di voci del dissenso, le immagini sparirebbero e su tutto regnerebbe il buio ed un cupo silenzio.

Chi ci assicura che potremo continuare ad esprimere, pur tra mille difficoltà, le nostre idee, senza essere osteggiati, diffamati, perseguiti?

Un mattino, svegliandoci, potremmo accorgerci che dal rubinetto del bagno sgorga soltanto un filo sottilissimo d’acqua, poi qualche goccia, infine più nulla. Dalla finestra socchiusa potrebbe arrivare l’urlo straziante di sirene e lo scalpiccio di passi affrettati.

Il nostro “benessere”, pur solcato dalle ferite di un malessere profondo ed immedicabile, potrebbe di colpo sparire.

Ci ridesteremmo in un incubo, sotto un cielo livido: già si avvertono i sinistri, stridenti cigolii di un meccanismo che sta per incepparsi; già si ode il frullo delle ali di giganteschi pipistrelli in procinto di piombare sulle loro vittime per suggerne il sangue. In lontananza fluttuano nere nubi simili a gramaglie, mentre il mare è offuscato da una coltre greve di nebbie e veleni.

Non sono questi presagi? Non sono squarci del futuro?

Montale diceva che la “musa del nostro tempo” è la precarietà. E’ proprio così: l’unica cosa stabile è la precarietà.

6 commenti:

  1. Precarietà=incertezza=paura=controllo con questi mezzi si garantiscono il dominio sul popolo bue. I segni di un crollo ci sono, ormai da troppo tempo: prima o poi la bolla scoppierà e quando lo farà... certamente sarà troppo tardi.

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  2. Speriamo che le tue e le mie parole abbiano una funzione apotropaica. Ciao!

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  3. Ovviamente ti riferisci, caro Zret, alla proclamazione della Legge Marziale. Le cose cambieranno dalla sera alla mattina e ci sveglieremo con i carri armati nelle strade e con tutte le restrizioni del caso.
    Si, il nostro è un mondo ultraprecario ed in questa ottica si inserisce la frase che ho citato dall'antichissimo testo sapienziale cinese Tao Te King sul quale un benevolo lettore mi aveva chiesto delucidazioni.
    I 'cani di paglia' cui fa cenno l'ignoto saggio siamo noi che viviamo nel mondo sublunare.
    Basta un nulla, un soffio, un semplice capriccio del destino e di noi non rimarrà nemmeno il ricordo. La filosofia esistenzialista non ha scoperto proprio niente.

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  4. Ciao Paolo, un'operazione false flag è sempre possibile, un incendio del Reichstag per intenderci. A volte credo che possiamo solo affidarci al wu wei del Taoismo. Spero anche le tue parole servano a stornare tutte le sventure. Ciao

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  5. Sì certo che oramai siamo tutti d'accordo che una catastrofe immane ci attende.. ma tutto continua come sempre..
    C'è forse qualcuno che si FERMA o si PENTE o CAMBIA la propria vita e il proprio modo di essere ed esistere?
    Tutti parliamo, mandiamo brevi mail, brevi post, brevi sms.. etc.
    e con la coscienza un pò a posto e un pò travagliata andiamo a dormire e poi domani di nuovo da capo.. PERCHE'?
    Quale sarebbe questa NUOVA rivoluzione? Non è che si sta facendo propio il gioco degli Arconti come dice Zret?
    Meditate gente.. MEDITATE!!

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  6. Ciao Truthmaster, ogni giorno il pendio su cui camminiamo frana un po'. Se anche l'ascensione fosse solo un altro inganno degli Arconti? Criptazioni? Il diavolo fa le pentole ed i coperchi?
    Ciao a tutti.

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