31 maggio, 2009

L'Aquila dalle ali spezzate

Devo confessare che, ogni qual volta pubblico un articolo che esula dai problemi che stanno stritolando il pianeta, avverto un senso di disagio. Come è possibile disquisire su nuove scoperte archeologiche o delibare pagine di letteratura (eppure gli addentellati con la realtà non mancano, ma sono visibili in controluce e solo dai lettori più scaltriti), quando si addensano nere e minacciose nubi all'orizzonte? Possiamo dimenticare quanto è accaduto in Abruzzo dove un terremoto probabilmente artificiale è stato il modo per sperimentare la militarizzazione di una comunità? La "Protezione civile" pare stia agendo, in qualche caso, come l'infame F.E.M.A., l'istituzione che gestisce le emergenze negli Stati Uniti. Gli operatori della F.E.M.A., non di rado, invece di soccorrere i cittadini colpiti da calamità "naturali", perpetrano delitti ed abusi, un po' come i monatti nei Promessi sposi che commettevano ogni scelleratezza e turpitudine, pur essendo preposti a compiere mansioni per arginare il contagio.

E' probabile che nel 2012 sarà scatenata una falsa tempesta solare per imporre il Nuovo ordine mondiale, con il pretesto del caos (ex chaos ordo) provocato dall'interruzione dell'erogazione di energia elettrica e di acqua, con il conseguente tracollo di servizi ed approvvigionamenti? Sarà, invece, sfruttato un disastro naturale per conseguire i medesimi spregevoli scopi? Pare comunque che L'Aquila sia stata e sia il laboratorio dove si esperimenta il controllo sociale con il pretesto di un intervento umanitario. L'Aquila rischia di diventare un po' lager un po' campo di concentramento statunitense.

Possiamo poi dimenticare che ormai da anni viviamo sotto una cappa chimica? Basta anche solo sbirciare un attimo fuori dalla finestra per vedere sfregi che non sono solo deturpazioni, ma pozioni velenose, all'origine di malattie che colpiscono tutte le fasce d'età. Non possiamo dimenticare che, mentre qualcuno compulsa polverosi incunaboli nel silenzio di una biblioteca, lassù qualcuno ci ama a tal punto da creare sempre nuove armi per colpire la popolazione in modo tanto letale quanto subdolo.

Delle guerre, delle carneficine, della deliberata distruzione della biosfera (presto diverrà una tanatosfera), delle élites fraudolente, dei satanisti al potere, delle carestie, delle torture, dei vaccini e dei farmaci dannosi, della miseria, dell'informazione stuprata, della casta medica che occulta da decenni le terapie antitumorali e di mille altre perversità mondiali e mondialiste taccio, giacché, se non sono note, presto lo saranno.

Non è, però, possibile dimenticare dove viviamo: in un inferno dipinto dalle pubblicità televisive come un paradiso di celluloide. Senza dubbio divulgare non è risolutivo: poco giova, sebbene richieda immani sacrifici ed abnegazione. Accademico poi individuare i responsabili di questo scempio. In verità sappiamo chi sono, ma è una verità incredibile. Quindi meglio non insistere tanto nel rivelarla: è preferibile semmai centellinarla e mescolarla a qualche notizia più gradevole e confortante (non ne mancano, se si guarda oltre...): "Così a l'egro fanciul porgiamo aspersi di soavi licor gli orli del vaso: succhi amari ingannato intanto ei beve e, dall'inganno suo, vita riceve".

Alla fine, consci del disegno ineluttabile, resta in queste tenebre fitte ed accecanti, la luce della testimonianza.




APOCALISSI ALIENE: il libro
TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale

Trattato di Lisbona: firma per chiedere il referendum

10 commenti:

  1. Hai ragione a denunciare questa situazione amico Zret, perchè ho un conoscente che lavora a fianco alla P.C. e che mi ha riferito che hanno visto come in realtà la popolazione sia stata tenuta e aggiogata tramite mandrie di psicologi volontari che li tenevano a bada come si fà con i malati mentali. Anche se molti si lamentavano delle condizioni di vita nei campi sono stati sommersi da Frati, pentecostali, preti, psicologi, imbonitori ecc. e nessuno ha fatto passare nei telegiornali la vera realtà, tanto che alla fine la popolazione semplice e senza tante pretese è stata spinta a subire tutto e a dover ringraziare senza tante pretese.
    Mi ha detto che la maggioranza sono persone che provengono da famiglie contadine abituate a sopportare la mano dei ricchi e potenti con pazienza e con furbizia per trarne vantaggio personale, che significa sopravvivenza e benefici se non ti lamenti troppo.
    Sia che i cattivi siano da una parte e sia che il popolo ignora che per affrancarsi deve saper essere anche forte con chi si approfitta della pazienza della povera gente, ci rimane la sensazione che qualcosa di più grande del terremoto fisico sia successo a l'Aquila come mi ha suggerito il buon Bojs che non ha voluto darmi altre spiegazioni.
    Ma nel frattempo se succederà anche a noi nelle grandi città cosa faremo? Saremo anche noi schiavi della F.I. oppure gli faremo un c...o così se si azzardano a toglierci la libertà?
    Io sono pronto a combattere e difendere i più deboli.

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  2. Truthmaster, la tua testimonianza è preziosa e combacia con molte altre che ho raccolto direttamente ed indirettamente. I telegiornali di regime mostrano sagre, partite di calcio, lauree ad honore, sindaci soccorrevoli, gente felice nonostante il sisma, ma la realtà è ben diversa.

    Bojs ha senza dubbio ragione: il terremoto è "solo" la manifestazione di qualcosa di inquietante e che si annida nelle viscere della Terra.

    Mi pare significativo che l'Aquila sia anche il simbolo di Giovanni, l'autore cui è attribuita l'Apocalisse, un testo che sigilla questi tempi finali, volenti o nolenti.

    Ciao e grazie.

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  3. Zret, di nuovo cogli nel segno. Le coscienze addormentate della nostra amata terra, una stragrande maggioranza ormai, sono eterodirette verso l'annichilimento. L'entropia psichica in cui versano le menti imprigionate dal Sistema, non lascia scampo. A meno che...lo spirito innato di conservazione, la memoria bio-storica dell'umanità non si riconnetta all'onda di vita universale. Non è una speranza new age. L'umanità è giunta ad un punto di svolta: bisogna scegliere. La libertà non è mai gratuita.
    Angelo Ciccarella
    (Mio padre era aquilano, e nella dimora in cui risiede, lassù, piange la sua città sventrata).

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  4. Gentilissimo Angelo, forse questo abbrutimento è il preludio di una rinascita. E' fondamentale tornare alla Sorgente, abbeverarsi ad essa come le cerve del noto salmo.

    Che l'Aquila possa tornare a planare alto nel firmamento.

    Ciao e grazie.

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  5. Carissimo Zret,
    mi pare di capire dalle tue parole che anche tu sia arrivato alle stesse conclusioni cui ero giunto qualche anno fa e di cui ho sempre lasciato traccia esplicata nei miei commenti, il più eclatante quello serio ed accorato del mio annullamento fisico... Non ho mai voluto essere sensazionalista, quello è stato il momento di sconforto più alto, ormai superato, ma resta il senso di impotenza, lo stesso che si evince da questo tuo articolo.
    La domanda resta sempre aperta, cosa fare? È forse una sconfitta ammettere che al singolo non rimane altro che attendere? E chi o cosa?

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  6. Bella domanda, Kitik, bella domanda. Che cosa fare? Come agire? Chi possiamo aspettare? Godot?

    Sarebbe bello se, saltando la Grande tribolazione, si passasse direttamente al livello successivo... Ma mi sto illudendo.

    Speriamo almeno che il periodo funesto sia abbreviato e che i giusti siano preservati dalle calamità peggiori.

    Ciao e grazie.

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. Zret, grazie a te per i continui spunti di riflessione. Non si tratta di meri esercizi mentali, ma di un vero e proprio allenamento.
    L'altro giorno ho discusso di questo passaggio con una persona e mi ha suggerito di figurarmelo più come un salto quantico piuttosto che come un processo. Secondo te?

    PS: ho letto il commento di Defiant tramite mail (non lo riporto in quanto lui stesso lo ha cancellato), cosa ne pensi?

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  9. Kitik, è vero: potrebbe accadere all'improvviso e, da un giorno all'altro, o ci ritroviamo con il NWO o in un mondo rigenerato.

    Nel frattempo continuare a divulgare e ad indagarepuò essere soltanto utile per tutti.

    Il messaggio di Defiant era minaccioso e truce, ma mi pare che quelli che scrivono commenti di questo genere siano tigri di carta.

    Ciao e grazie!

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  10. Il messaggio di Defiant da lui cancellato e che, dopo averlo recuperato, pubblico.

    "Nessuno vi segue. Le vostre sono urla nel silenzio.
    Noi stiamo lavorando intensamente, su tutti i fronti. Alla fine, come è giusto raggiungeremo il nostro obiettivo." (sic)

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