26 giugno, 2009

Il dominio delle macchine da Atlantide a "Zeitgeist"

Una teoria del tutto minoritaria e bizzarra sostiene che in Atlantide alcuni scienziati, dopo essersi impadroniti dei segreti più reconditi dell'energia, riuscirono a costruire non solo delle armi formidabili, ma anche delle macchine tanto sofisticate e potenti che presero il sopravvento sugli Atlantidei e sulle civiltà successive.

Releghiamo pure questa ricostruzione nel novero delle fantasie: è indubbio, però, che uno scenario simile a quello descritto da Asimov, da Dick e da altri autori di fantascienza non è poi così incredibile. Esiste la possibilità teorica di un mondo futuro dominato da un'"Intelligenza" artificiale, da un supercomputer di cui gli uomini saranno periferiche biotecnologiche. E', per lo meno, quanto auspicato e prospettato da una corrente di pazzi scatenati, la corrente del transumanismo. Il transumanismo vagheggia una società in cui la tecnologia sia talmente diffusa da trasformare gli esseri umani in cyborgs (Vedi l'articolo intitolato Mutanti): è una società ipercontrollata e gestita in maniera efficiente, di un'efficienza produttivistica. E' lo scenario delineato anche nel celebre Zeitgeist e nell'appendice Zeitgeist addendum, documentari per la regia di Peter Joseph.

Qui occorre smascherare questa operazione infida e pericolosa: Zeitgeist, spacciato e soprattutto digerito da ingenui ed onnivori consumatori come un documentario che denuncia le storture del sistema politico e finanziario è, invece, un cavallo di Troia dell'esecrando sistema stesso. E' un ariete usato per aprire una breccia nella roccaforte dei ricercatori e dei cittadini non allineati, molti dei quali assumono, insieme con l'ambrosia (la corretta e più che condivisibile, ma strumentale condanna dei soprusi e degli imbrogli perpetrati dalle banche), il veleno, ossia il Venus project. Questo progetto consiste, salvo qualche ritocco di facciata, né più né meno che in un Nuovo ordine mondiale, presentato con formule linguistiche ed iconografiche accattivanti.

Non è forse un caso se Venus (Venere che allude ad un culto luciferino) si innesta sulla medesima radice di venenum, "veleno". A prescindere da ciò, la farneticazione transumanista di un mondo algidamente perfetto, tiranneggiato da una tecnologia in grado di donare persino un'immortalità bionica, attraverso il ricorso ad impianti cerebrali e diavolerie simili, trova la sua sulfurea formulazione in Zeitgeist.

Nel racconto La risposta, Fredric Brown immagina che uno scienziato, dopo anni di sudatissimi esperimenti, riesce a costruire un elaboratore talmente avveniristico da poter rispondere alla domanda per antonomasia: "Esiste Dio?" Il computer, dopo che gli è stato posto il quesito, subito dichiara: "Ora sì!"... ed incenerisce con una scarica elettrica l'uomo. Se Brown avesse tratteggiato nel suo "fulmineo" testo una situazione credibile?

Il mondo digitale in cui le persone sono eterodirette via etere, a mo' di tanti nodi di un'unica rete wireless, pare prossimo.

Shaul-Paolo o chi per lui avverte nella Lettera agli Efesini 6, 12: "La nostra lotta non è contro la carne ed il sangue, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori (Arconti) di questo mondo di tenebre, contro gli spiriti del male sparsi nell’aria".

Saremmo tentati, in qualche caso, di intendere per "aria" l'etere.



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17 commenti:

  1. Chiaramente si fa qui riferimento al lato oscuro dell'archetipo incarnato da Venere. Non sono a conoscenza del Venus Project ma indubbiamente chi ha creduto giusto equiparare la dea ad un che di luciferino, di oscuro non può che essere un degenerato.

    Certo, 'lo bel pianeta che d'amar conforta' è dispensatore del suo sacro 'venenum'. Una pozione che rende le creature innamorate, invaghite e questo naturalmente non riguarda soltanto gli umani ma tante altre creature.

    Grazie a tale elisir sottile gli esseri viventi sfuggono, anche se solo parzialmente e per breve tempo, alle costrizioni della coscienza ordinaria. E mai ci aspetteremmo che anche molte specie animali anelassero oscuramente ad affrancarsi dalla loro. Proviamo a pensare a tutte quelle stranezze che molti animali presentano durante la stagione degli amori.

    Ma ho divagato e pertanto ti chiedo scusa.

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  2. Digressione molto utile, Paolo. In un manifesto che magnifica l'Unione europea, le dodici stelle sono capovolte: la solita distorsione dei simboli.

    Ciao e grazie.

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  3. Saluto Paolo apprezzando la sua considerazione sulla Gentile Dea...ravviso la completa inutilità del nostro dire ma lo stesso uno continua a dire...dovrebbe essere magnifico no? invece siamo tutti slegati gli uni dagli altri in una forma che è difficile dire ed è proprio questo a mio avviso il primo passo che abbiamo fatto (abbiamo fatto come collettività) verso la nostra progressiva disumanizzazione, predisponendoci...non noi magari ma chi è nato da dieci anni a questa parte...all'innesto dell'animella artificiale...davvero se penso che un ragazzo di dieci anni vissuto qui a Roma per esempio, non ha di fatto mai visto la nitidità del cielo com'è stato naturale vederla per tutte le generazioni che l'hanno preceduto, mi assale un senso di inevitabile sconfitta...altro che fanciulli Indaco...i "nuovissimi" mi sembrano oltremodo scaltri non per una accresciuta sensibilità dell'animo ma per una diminuita considerazione per tutto ciò che genera nei nostri cuori l'incanto e conseguentemente il rispetto per ciò che ti circonda...ma dire questo è pure essere pedanti...basta così.
    Le stelle capovolte dell'unione europea davvero sembra una baloccata satanista di questi stolidi funzionari che hanno impresso con l'effige stilizzata del caprone luciferino la paternità di tutto quello che di nuovo dovrà essere.
    Un caloroso saluto Zret.

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  4. Uomo:"Può la seconda legge della termodinamica essere inverita?".

    AC:"Dati insufficienti per una risposta significativa".

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  5. Se osserviamo il logo del CERN in Svizzera, si notano alcuni numeri, anzi un numero ripetuto tre volte. Scherzi di prospettiva...Dietro la tecnica vi è una scienza eterodiretta da forze che nemmeno immagina. Non sostengo le tesi reazionarie dei tradizionalisti sul mondo moderno. Guènon ed Evola erano pur sempre figli ribelli del romanticismo ottocentesco. Tuttavia le loro analisi generali possono tornar utili per affrontare - ma chi ne è capace? - indenni il mondo moderno, cavalcando la tigre. Non concordo con loro circa l'ineluttabilità della fine di un ciclo. Sembra questo un mito incapacitante che ci inchioda, senza possibilità di lotta contro arconti semidivini. Ogni epoca è degna di rispetto, perché se è vero che autentici satanassi operano quasi indisturbati sui destini della storia, è altrettanto vero che vi sono milioni di vittime, di disperati che si arrabattono per sopravvivere. Ed è per loro che si combatte, per quanti non hanno la forza e la visione di difendersi da potenze dell'aria che li ipnotizzano da secoli. La tecnica è un ottimo velo di maya sulle anime dei più sprovveduti. Sta a noi denunciare che il re è nudo e munirsi di solide mutande di bandone per pararsi dalle naturali rappresaglie.
    Angelo CIccarella

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  6. Molto significativi gli interventi di Giovanni e di Angelo, pur nella lieve differenza di taglio. Non voglio aggiungervi parole che risulterebbero ridondanti e tautologiche.

    Grazie del contributo.

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  7. @Angelo Ciccarella

    Trovo strano che un ferrato cultore di esoterismo con risvolti ed agganci di carattere 'metapolitico' - intelligenti pauca - non accetti la teoria tradizionale dei cicli cosmici.

    Il fatto che il mondo per rinnovarsi debba essere distrutto non vuol dire che siamo dispensati dal combattere le forze oscure e sovvertitrici all'opera ai nostri giorni in esso. Anche se la conclusione appare ineluttabile noi lotteremo comunque lo stesso fino in ultimo naturalmente nell'ambito delle nostre limitatissime possibilità.

    Riguardo poi a Guénon, non nego che egli abbia avuto dei difetti. Ma quale creatura, per avanzata che sia nella scala della gerarchia spirituale non ne ha? Personalmente nutro verso il metafisico francese un debito che mai potrò colmare e mi sento in dovere di tributare onore eterno ai suoi Mani.

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  8. Rispondo volentieri a Paolo. Vedi ho frequentato gli autori tradizionalisti per decenni, come da decenni sono in contatto con ambienti da questi ispirati. Rispetto e stimo tali giganti del pensiero, ma non vanno dimenticate le loro particolarissime equazioni personali, tuttavia i maestri più che giudicati vanno superati - consentimi la battuta. Voglio comunque dirti una cosa seria, se ci riesco. Guènon ebbe incontri importanti con autorevoli iniziati d'oriente in un momento topico per lui e per l'Europa. Il francese era intrigato in ambienti massonici spuri e gli interventi di emissari della Tradizione furono salvifici. Ciò detto, il Guènon non è esente, persino lui, da opinioni e forzature, in special modo per quanto riguarda la sua tiepidezza nei confronti della tradizione egizia e cristiana, oltre alla sottovalutazione del buddhismo. Evola, uomo di azione oltre che di pensiero, spesso è asimmetrico: tradizionale politicamente e eretico a livello spirituale. Ripeto, estrema gratitudine per quello che hanno fatto, ma non ne facciamo dei santini. I cicli cosmici, poi, vanno integrati con eventi ierofanici di portata cosmica che potrebbero averne limitato l'energia e l'impatto...
    Angelo Ciccarella

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  9. Caro Angelo, non mi attribuisco alcuna etichetta. Non sono pertanto nè evoliano, nè guénoniano, nè massone e nutro inoltre poca simpatia per il Cristianesimo che, per il tramite di una rigida educazione, hanno disperatamente tentato di stamparmi addosso.

    Quand'ero adolescente - ora ho 57 anni - nel mio smarrimento interiore continuavo a chiedermi in quale assurda realtà ero precipitato. L'unico che mi ha dato una risposta autorevole e convicente è stato il metafisico francese.
    Il prendere coscienza del fatto che si vive ora nel Kali Yuga m'è bastato o quasi e così, poco a poco, mi sono rasserenato dentro.

    Se avessi atteso una risposta dai Cristiani non so che fine avrei fatto.

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  10. Carissimo Paolo, non confondere Cristo con le istituzioni, anche se quella Cattolica, sostiene di avere il copyright su Dio, Cristo e compagnia cantante. Le prove della vita ci piegano, ci rendono duri, è vero. La Vita mi ha visitato presto e mi ha sconvolto. Tuttavia incontrando Cristo, perché è di un incontro che parliamo, ho scoperto me stesso, sono arretrato e non ho più scambiato Dio con il d'io con l'apostrofo. La Tradizione sapienzale mi ha dato le coordinate per viaggiare in questo mare mosso, ma scoprire la Luce dentro di me è stata la stella polare per la rotta finale. Sono un innamorato di Cristo e non appartengono a nessuna confessione, pur rispettando i rispettivi credenti, ma non sopporto le forme di potere anche spirituale, se non sono illuminate. Oggi vedo molti fari spenti in Vaticano. Tempi disperati. Ma non perdere la grande occasione, ti prego, apriti verso l'interno e scoprirai l'eterno.
    Angelo Ciccarella

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  11. Angelo, bellissime le parole che dici a Paolo:"apriti verso l'interno e scoprirai l'eterno". Anch'io sono una innamorata di Cristo e davvero molti confondono la libertà immensa del Cristo con i limiti terreni che ogni istituzione come la chiesa cattolica impone. Cristo va cercato nell'infinito e nella profondità, anzi è in questa libertà estrema che Lui si fa davvero trovare. La scelta poi di condividere una confessione può arrivare poi, se si ritiene giusta.
    Cristo è in tutti ed è tutto intorno a noi, non è confinato in nessuna umana regola o dogma. Il nostro pensiero deve navigare oltre le istituzioni che noi abbiamo creato, essere in un luogo senza spazio, tempo, altezza, profondità, almeno per quello che possiamo: solo qui si può incontrare o meglio, solo qui Cristo si fa trovare. Il resto sono "imparaticci di uomini".

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  12. Cleonice sei una grande anima come Paolo che non l'ha ancora scoperta. Scaviamo, scaviamo...il tesoro è lì.
    Angelo Ciccarella

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  13. Concordo con Cleonice. E' veramente magnifica la frase di Angelo: "Apriti verso l'interno e scoprirai l'eterno". Comunque la si viva, essa vibra di mistiche, spirituali risonanze.

    Diventi epigrafe indelebile.

    Certo è difficile questa apertura, ma...

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  14. Cleonice, non credo, però, si debba aderire ad una confessione qualsivoglia. Ognuno segua la sua via.

    Ciao

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  15. Infatti caro Zret ho detto che se si ritiene giusto per se stessi si può aderire ad una confessione. Sono certa che ognuno debba seguire la sua via. Non si può imporre niente a nessuno, meno che mai Cristo e qualsiasi confessione.
    Ti abbraccio.

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  16. Sono gli Dei che ci vengono a cercare e che ci afferranno e quasi risucchiano nel loro vortice di influenza, non noi loro.
    Noi al massimo ci possiamo candidare a sperimentare il numinoso ma nulla possiamo tramite la forza di volontà.

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  17. Caro Paolo, se esiste l'onda d'amore che ha costruito l'universo, se dietro la materia fino al sub atomico c'è la coscienza intenzionale che tutto muove e orienta, se tutte le cose camminano verso uno scopo, nessuno ti afferra ne risucchia. Siamo onde d'amore anche noi, energie spirituali estese ed espanse verso il tutto e dal tutto prendiamo alimento. L'entropia ci dissipa? La Vita è neghentropica e lotta con noi contro ciò che ci divora. Il principio Cristico è sintropico, unitivo e accrescitivo, lambisce le comete, avvolge i mondi e delinea la Via Lattea e ci carezza la fronte quando la paura e la fatica di vivere ci sfianca.
    Angelo Ciccarella

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