24 gennaio, 2006

Leonardo da Vinci: i misteri di un occultista (terza ed ultima parte)

Il 24 giugno 1967 è il giorno in cui l’investigatore Dominik Lucchesi dichiarò ufficialmente che Albert K. Bender, il fondatore nel 1953 dell’International flying saucers bureau, dopo aver ricevuto la visita di tre sinistri uomini vestiti con abiti neri, decise di non occuparsi più di ufologia.

Al 24 giugno 1981 risalgono le prime apparizioni della Vergine a Medjugorie, cittadina dell’ex Jugoslavia: è noto che alcuni studiosi tendono a collegare tali manifestazioni, di presunta origine spirituale, a fenomeni di tipo ufologico.

Non solo, il 24 giugno 1997, un’altra convergenza nella data, a cinquant’anni precisi dall’incidente di Roswell, il Pentagono diffuse una relazione riepilogativa sull’accadimento, per confermare l’improbabile versione secondo cui presso Corona nel New Mexico, sarebbero caduti dei palloni aerostatici sperimentali, con a bordo dei manichini.

È possibile pure interpretare la ricorrenza della data in esame come il simbolo del principio di una nuova era, l’era in cui finalmente l’umanità comincia a stabilire (o a ristabilire) un contatto con creature provenienti da altri mondi. Un tempo, seguendo una tradizione popolare, nel giorno dedicato all’asceta decapitato per volontà di Erode, si accendevano grandi falò, a segnare il passaggio definitivo all’estate dopo il solstizio d’estate: è l’inizio di un periodo di luce, simbolo di vita e rigenerazione.

Ad ogni modo, se si riuscissero a decifrare i segreti del genio rinascimentale, se si chiarisse il ruolo esoterico della tradizione giovannea, si potrebbe gettare anche un barlume su una questione ufologica intricata e, per molti versi, inquietante. Non è forse un caso se Leonardo ideò un’avveniristica macchina bellica. Si tratta di uno dei suoi progetti più ambiziosi, risalente agli anni del soggiorno a Milano (tra il 1483 ed il 1490): mi riferisco al carro armato protetto da uno scudo massiccio, dotato di una notevole forza di fuoco e per il cui funzionamento erano previste manovelle e ruote dentate. Il carro è di forma molto simile a quella di un disco volante. Esiste quindi un legame tra l’occultismo leonardesco (asserire che lo scienziato ed artista toscano non fu un esoterista rivela, a parer mio, ottusità critica) e tradizioni, che, in qualche modo, hanno una valenza ufologica? Bisogna, comunque, interrogarsi sui segreti ed i fini delle correnti mistiche, magiche ed alchemiche, che coesistettero con le dottrine dominanti, a volte, apparentemente al loro interno, come nel caso di Dante Alighieri (vedi Dante era un eretico), a volte in più o meno aperto dissenso con la cultura ufficiale.

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