
Camminiamo tra la folla: volti grigi, sguardi vacui, frantumi di frasi. Qualcosa non quadra: è come se l’umanità fosse ridotta ad uno stato larvale. Le persone si aggirano nelle strade con l’orecchio teso ad ascoltare una voce che ronza nel cellulare. Occhiute videocamere ci spiano ad ogni cantone. Nessuno sembra accorgersi di questa strana atmosfera in cui siamo immersi: è qualcosa di indefinibile, ma di sgradevole, come se la terra fosse un pianeta defunto e desolato in cui aleggiano fantasmi di pensieri e di emozioni, appartenuti a gente ormai scomparsa.
Vorremmo fuggire, ma sembra che la moltitudine sia un’onda immensa che avanza incombente. Vorremmo fuggire, ma ci prende un senso di disorientato smarrimento, mentre il brulichio di visi slavati, di suoni innaturali, di odori acri diventa sempre più frenetico.
Si prova quella nausea che il protagonista del romanzo di Jean Paul Sartre avverte al cospetto di oggetti o di elementi naturali; ma noi la percepiamo di fronte all’umanità disumana che si aggira senza meta in una squallida necropoli.
Io immagino così l'umanità,già da tempo!........
RispondiEliminasapessi disegnare o dipingere,la rappresenterei itinerante,senza meta,disseminata su tutto il pianeta,anche sull'acqua degli oceani,ognuno con la schiena curva come sostenesse un enorme fardello invisibile,ma reale.
Tutti girano a vuoto da un meridiano all'altro,non producono nulla all'infuori della loro stessa rovina,sono stati derubati della loro anima,sono solo vuoti e macilenti contenitori,sono avvolti da sudari,ma non se ne rendono conto,camminano notte e giorno senza fermarsi mai,in silenzio,la parola, mezzo per il pensiero di esprimersi,non c'è più,perchè esso manca,la mente è stata distrutta da stupidi affanni,sono corsi dietro ai sogni...si sono persi.........e vanno e vanno....
sopra una sfera infernale....
sono fuggiti purtroppo da essi stessi,dal loro meglio per andare dove?da nessuna parte,sono già dove dovrebbero andare!
sic et simpliciter
Angela
Parole vere, verissime le tue Angela, espresse con pathos e sincerità. Ciao
RispondiEliminaNeanche a farlo apposta, il tuo post di oggi parla dello stesso argomento del mio... ad ogni modo vedo che le mie sensazioni sono condivise da qualcuno, anche se rimaniamo una minoranza
RispondiEliminaUna minoranza in perfetta sintonia!
RispondiElimina...è già bello così!
aspettando Paolo!
La chiamano ipercomunicazione. Aspettando il dottissimo Paolo, che arriverà perché non è Godot. Ciao a tutti.
RispondiEliminaAvvolte mi faccio ancora incantare "dall’umanità disumana che si aggira senza meta in una squallida necropoli".
RispondiEliminaCiao
Ciao Pedro, forse la scintilla non è spenta.
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