Esiste un momento in cui l’alacre, tenace tarlo del tempo si arresta, dove la periferia del senso diventa centro e l’esilio nelle lande della solitudine si riempie di echi inauditi, di voci senza suono.
Qui la scansione rigida, sterile degli eventi si dissolve, mentre la risacca della memoria, invece di abbandonare sulla battigia i relitti del passato, adagia incantevoli sogni futuri.
Qui persino la parola che, invano abbiamo tentato di snidare dal grumo delll’inespresso, si offre intatta, sorgiva nella sua luce purissima.
Qui inattese giungono le ispirazioni e le rivelazioni di mondi, di universi abissali. E’ solo un momento, anzi un punto senza dimensione, ma è proprio ciò che non ha dimensione né sostanza a valicare l’angusta esistenza per sfiorare l’infinito.
Qui la scansione rigida, sterile degli eventi si dissolve, mentre la risacca della memoria, invece di abbandonare sulla battigia i relitti del passato, adagia incantevoli sogni futuri.
Qui persino la parola che, invano abbiamo tentato di snidare dal grumo delll’inespresso, si offre intatta, sorgiva nella sua luce purissima.
Qui inattese giungono le ispirazioni e le rivelazioni di mondi, di universi abissali. E’ solo un momento, anzi un punto senza dimensione, ma è proprio ciò che non ha dimensione né sostanza a valicare l’angusta esistenza per sfiorare l’infinito.
Delizioso, Zret.
RispondiEliminaMi piace pensare che ci sia un luogo -non fisico, che prende vita nel cuore e nella mente-dove le parole dominano pure ed incontrastate. A chi è capace di ascoltarle si apre un mondo felice.
Ciao, Sharon
Ciao Sharon. Dici bene: è un luogo non-fisico, un non-luogo e soprattutto un non-tempo: il tempo, infatti, è la radice dei mali.
RispondiElimina"Esiste un momento ......si riempie di echi inauditi
RispondiEliminaQui........adagia incantevoli sogni futuri.
Qui inattese giungono le ispirazioni e le rivelazioni di mondi, di universi abissali. E’ solo un momento, anzi un punto senza dimensione...."
Ciao Zret. Si tratta di aggiungere a quel punto, un nuovo punto ed un altro ed un altro ancora...e di fare di quel momento separato una serie di momenti, uno sempre più vicino all'altro...tanto da farlo diventare non solo un punto separato ma una linea dritta e continua.
Un abbraccio forte :)
Ciao Sacha, pensavo alla possibilità che il Tutto sia contenuto in un istante, di cui gli eventi sarebbero come schegge... Chissà.
RispondiEliminaA presto!
Non potevi che utilizzare un linguaggio poetico per raccontare Quell'Istante :-)
RispondiEliminaComplimenti davvero!
Grazie di cuore, Mirko, delle tue belle parole.
RispondiEliminaCiao
Bello, mi ricorda vagamente "L'invitation au voyage" ( "Spleen de Paris" ) del Baudelaire.
RispondiEliminaAurelius, forse ha agito un'ispirazione sotterranea.
RispondiEliminaCiao