Vorrei valorizzare e ripristinare il semplice gesto di guardare in alto. (J. Hillmann)
Nel racconto intitolato “L’incantesimo della natura”, Dino Buzzati narra di Adolfo Lo Ritto, pittore e decoratore, il cui menage con la moglie Renata, molto più giovane di lui, è rovinato da continue liti ed incomprensioni. Una sera la donna rincasa tardi, dopo aver trascorso – a suo dire – la serata al cinematografo con un’amica. L’uomo, però, pensa che la consorte lo tradisca e la provoca: ella reagisce con volgari insulti. Quindi, per troncare l’alterco, va alla finestra e si affaccia al davanzale…
All’improvviso, sgomenta chiama Alfonso esortandolo a guardare: “Era la Luna, ma non la placida abitatrice delle notti, propizia agli incantesimi d’amore, discreta amica al cui lume favoloso le catapecchie diventano castelli, bensì uno smisurato mostro butterato di voragini. Per un ignoto cataclisma siderale, essa era paurosamente ingantita ed ora, silente, incombeva sul mondo, spandendovi un’immota ed allucinante luce, simile a quella dei bengala.”
Di fronte allo spaventevole spettacolo, mentre si odono schianti di imposte aperte e sbattute, richiami, urla d’orrore, Renata, stringendosi ad Adolfo, lo prega di perdonarla per la sua freddezza. Infine un infernale boato echeggia dalle viscere del mondo… [1]
La potente fantasia di Buzzati ci proietta in uno scenario forse non così implausibile: la Luna potrebbe deviare dalla sua orbita per accostarsi alla Terra o per allontanarsene. Di recente sono state osservate delle anomalie riguardanti Selene: stando ad osservazioni di astrofili, il “nostro” satellite avrebbe subito una rotazione di circa 20 gradi per disvelare parte del suo volto tenebroso. Fu nel gennaio del 2001 che si principiò a notare qualche stranezza: oltre alla rotazione, uno schiacciamento dei poli in concomitanza con un ulteriore indebolimento del campo magnetico terrestre, attenuazione che data dal I sec. d. C.. La N.A.S.A. stessa, quasi sempre incline a censurare ed a disinformare, ha comunicato che le dimensioni del disco lunare si sono accresciute. È’ dovuto ad un avvicinamento? [2]
Il fenomeno si nota soprattutto quando il corpo celeste si trova all’orizzonte: allora appare grosso modo più grande rispetto al normale del 14 per cento nonché più luminoso.
E’ facile intuire quali conseguenze potrebbe determinare una Super Moon: maree, terremoti, crescita delle piante, comportamento di uomini ed animali etc. dipendono dagli influssi del satellite e ci limitiamo alla Selene visibile… La coppia Terra-Luna può essere reputata come un microsistema planetario, viste la notevole mole del satellite che, per una serie di incredibili coincidenze, ruota attorno a Gaia in modo da mostrare sempre lo stesso lato.
Non è l’unico mistero che avvolge la Luna: satellite naturale o, come si azzarda, artificiale, una specie di Morte Nera, come nella saga fantascientifica “Star wars”? Landa disabitata o avamposto di civiltà esterne? Corpo “reale” o proiezione olografica, come sostiene qualcuno? Che cosa si cela poi sulla dark side? [3]
Non sappiamo se, per eventi siderei inattesi, la Luna stia mutando la sua posizione nel firmamento o se, in questo gioco di specchi che è l’universo, stiamo guardando riflessi di riflessi ed ombre di ombre. Resta un dato di fatto: qualcosa nel cosmo, in questo annus fatidicus, appare cambiato e forse tali cambiamenti, che non riguardano solo la Luna né solo i fenomeni, sono il preludio di una più profonda trasformazione.
La breve storia di Buzzati, oltre ad essere un mirabile saggio di bravura nel sapiente spartito narrativo e per l’incantato realismo, è un implicito monito a non indulgere alle ingombranti quisquilie della vita quotidiana, uno sprone a guardare oltre. Sempre.
[1] Il testo appartiene alla raccolta “Sessanta racconti”.
[2] Nella serie televisiva di fantascienza “Spazio 1999”, ideata nel 1973 da Gerry e Sylvia Anderson, si immagina che un’esplosione nucleare sbalza la Luna dalla sua orbita. La finzione talvolta si intreccia alla realtà.
[3] Alcuni ricercatori pensano che anche Phobos, uno dei due satelliti di Marte, sia artificiale… un’ipotesi lambiccata?
Articolo correlato: Freeskies, Rotazioni lunari, 2012
Nel racconto intitolato “L’incantesimo della natura”, Dino Buzzati narra di Adolfo Lo Ritto, pittore e decoratore, il cui menage con la moglie Renata, molto più giovane di lui, è rovinato da continue liti ed incomprensioni. Una sera la donna rincasa tardi, dopo aver trascorso – a suo dire – la serata al cinematografo con un’amica. L’uomo, però, pensa che la consorte lo tradisca e la provoca: ella reagisce con volgari insulti. Quindi, per troncare l’alterco, va alla finestra e si affaccia al davanzale…
All’improvviso, sgomenta chiama Alfonso esortandolo a guardare: “Era la Luna, ma non la placida abitatrice delle notti, propizia agli incantesimi d’amore, discreta amica al cui lume favoloso le catapecchie diventano castelli, bensì uno smisurato mostro butterato di voragini. Per un ignoto cataclisma siderale, essa era paurosamente ingantita ed ora, silente, incombeva sul mondo, spandendovi un’immota ed allucinante luce, simile a quella dei bengala.”
Di fronte allo spaventevole spettacolo, mentre si odono schianti di imposte aperte e sbattute, richiami, urla d’orrore, Renata, stringendosi ad Adolfo, lo prega di perdonarla per la sua freddezza. Infine un infernale boato echeggia dalle viscere del mondo… [1]
La potente fantasia di Buzzati ci proietta in uno scenario forse non così implausibile: la Luna potrebbe deviare dalla sua orbita per accostarsi alla Terra o per allontanarsene. Di recente sono state osservate delle anomalie riguardanti Selene: stando ad osservazioni di astrofili, il “nostro” satellite avrebbe subito una rotazione di circa 20 gradi per disvelare parte del suo volto tenebroso. Fu nel gennaio del 2001 che si principiò a notare qualche stranezza: oltre alla rotazione, uno schiacciamento dei poli in concomitanza con un ulteriore indebolimento del campo magnetico terrestre, attenuazione che data dal I sec. d. C.. La N.A.S.A. stessa, quasi sempre incline a censurare ed a disinformare, ha comunicato che le dimensioni del disco lunare si sono accresciute. È’ dovuto ad un avvicinamento? [2]
Il fenomeno si nota soprattutto quando il corpo celeste si trova all’orizzonte: allora appare grosso modo più grande rispetto al normale del 14 per cento nonché più luminoso.
E’ facile intuire quali conseguenze potrebbe determinare una Super Moon: maree, terremoti, crescita delle piante, comportamento di uomini ed animali etc. dipendono dagli influssi del satellite e ci limitiamo alla Selene visibile… La coppia Terra-Luna può essere reputata come un microsistema planetario, viste la notevole mole del satellite che, per una serie di incredibili coincidenze, ruota attorno a Gaia in modo da mostrare sempre lo stesso lato.
Non è l’unico mistero che avvolge la Luna: satellite naturale o, come si azzarda, artificiale, una specie di Morte Nera, come nella saga fantascientifica “Star wars”? Landa disabitata o avamposto di civiltà esterne? Corpo “reale” o proiezione olografica, come sostiene qualcuno? Che cosa si cela poi sulla dark side? [3]
Non sappiamo se, per eventi siderei inattesi, la Luna stia mutando la sua posizione nel firmamento o se, in questo gioco di specchi che è l’universo, stiamo guardando riflessi di riflessi ed ombre di ombre. Resta un dato di fatto: qualcosa nel cosmo, in questo annus fatidicus, appare cambiato e forse tali cambiamenti, che non riguardano solo la Luna né solo i fenomeni, sono il preludio di una più profonda trasformazione.
La breve storia di Buzzati, oltre ad essere un mirabile saggio di bravura nel sapiente spartito narrativo e per l’incantato realismo, è un implicito monito a non indulgere alle ingombranti quisquilie della vita quotidiana, uno sprone a guardare oltre. Sempre.
[1] Il testo appartiene alla raccolta “Sessanta racconti”.
[2] Nella serie televisiva di fantascienza “Spazio 1999”, ideata nel 1973 da Gerry e Sylvia Anderson, si immagina che un’esplosione nucleare sbalza la Luna dalla sua orbita. La finzione talvolta si intreccia alla realtà.
[3] Alcuni ricercatori pensano che anche Phobos, uno dei due satelliti di Marte, sia artificiale… un’ipotesi lambiccata?
Articolo correlato: Freeskies, Rotazioni lunari, 2012
Mi vengono alla mente le immagini del film Melancholia di Lars von Trier :-)
RispondiEliminaComunque hai ragione, sembra proprio che stiamo partecipando ad eventi nuovi, a delle trasformazioni di vasta portata...
Caro Zret,
RispondiEliminaviviamo in un'epoca di cambiamenti, ed è sempre meglio tenere gli occhi bene aperti. Chissà se la Luna sarà mera testimone degli eventi umani o deciderà di parteciparvi?
Ciao, Sharon.
Mirko, non ho visto la pellicola da te citata del regista danese, ma non dubito che siamo alle soglie di un cambiamento epocale che potrebbe essere "apocalittico" in ogni senso.
RispondiEliminaCiao
Sharon, come il pastore errante di Leopardi poniamo domande ad una natura che pare muta, impenetrabile nella sua essenza.
RispondiEliminaCiao
Tra le fotografie del suolo lunare divulgate dalla NASA , ce n'è una in cui si vede un enorme monolite simile a un palo conficcato obliquamente nel terreno.
RispondiEliminaNe sai qualcosa, Zret?
Freeanimals, è uno dei tanti misteri selenici, su alcuni dei quali mi ero soffermato in "Ipotesi lunari". Il monolite ricorda "2001 Odissea nello spazio": Kubrick la sapeva lunga. Fort scrisse: "Credo che siamo proprietà d'altri". Temo avesse ragione.
RispondiEliminaCiao
Non sono un esperto di Astronomia; semmai me ne intendo molto più di Astrologia. Ma mi sembra che il fenomeno dei satelliti che volgono sempre la stessa faccia ai pianeti non sia peculiare alla nostra Luna. Se ben ricordo, ho letto varie volte che si tratta di un fenomeno diffuso nell'ambito del sistema solare.
RispondiEliminaPaolo, sembra che sia anomala la mole della Luna più del fatto che essa rivolga sempre la stessa faccia al pianeta di cui è "satellites". Magari Corrado ci ragguaglierà.
RispondiEliminaCiao