Non si giudica un libro dalla copertina: così non è opportuno formulare un giudizio sul libro di Leo Lyon Zagami, “Le confessioni di un Illuminato, vol. 1”, proprio perché è solo il primo sportello di un trittico. (Riusciremo a leggere gli altri due volumi, prima che la situazione precipiti?)
Perciò mi limito alla presentazione di un testo che è un’esplorazione di confraternite e sette che, da secoli, agiscono dietro le quinte della storia ufficiale, dirigendo in maniera segreta ma incisiva il destino dell’umanità. L’autore distingue tra conventicole iniziatiche (poche) e contro-iniziatiche (molte), dedicando ampio spazio a quegli ordini, come l’Ordo Templi Orientis (O.T.O.), che, detenendo conoscenze magiche ed alchemiche, le piegano per perseguire fini nefandi. Spicca dunque il ritratto di Aleister Crowley, riorganizzatore dell’O.T.O., sinistra figura di mago che, nonostante qualcuno abbia tentato di riabilitare, assurge a mentore di frange occulte dedite a pratiche innominabili.[1] Purtroppo Zagami non descrive sette formate da personaggi squilibrati, ma, tutto sommato, quasi innocui, giacché l’influsso di codeste camarille è tutt’uno con la bieca politica internazionale volta all’ormai imminente edificazione del formidabile Nuovo ordine planetario.
Zagami si sofferma pure sul Priorato di Sion e sui movimenti neo-templari, con un’interessante digressione circa l’attentato di Oslo, perpetrato il 22 luglio del 2011. Ripercorre anche la genesi e lo sviluppo dello spionaggio (il matematico, scienziato ed occultista inglese John Dee è ricordato come il precursore degli agenti attuali) e si accosta all’Ufologia, con una particolare diffidenza (condivisa da chi scrive) nei confronti di contattisti e studiosi che, con poco discernimento, non si accorgono delle insidie annidate in incontri con entità le cui “luminose” intenzioni nascondono pericolose interferenze. [2]
Le rivelazioni di Zagami, intrecciate a cenni alle sue vicende biografiche, offrono uno spaccato di un mondo “parallelo” in cui dominano infiltrazioni, scismi, lotte intestine, congiure, omicidi, stragi di stato…: chi ha una discreta conoscenza di questi scabrosi temi troverà la conferma di quanto l’umanità sia soggiogata e degradata, dietro il controllo politico ed economico, da forze imperscrutabili e mefitiche. Chi non ha dimestichezza con tali interpretazioni sarà guidato dal capitolo introduttivo in cui l’autore traccia una tassonomia delle società segrete. Il deleterio ruolo di Gesuiti, gruppi neo-templari, logge deviate, movimenti New age… è così riletto alla luce delle loro caratteristiche tipologiche.
Lo scenario resta, però, intricato, per la connaturata elusività di un potere che, sfuggendo a facili focalizzazioni, si situa nella zona crepuscolare tra possibili verità e la loro ombra.
[1] Aleister Crowley (1875-1947) è stato un artista, poeta, alpinista, pensatore, critico sociale ed occultista britannico. Figura assai controversa, è da alcuni considerato l’iniziatore dell’odierno occultismo, da altri ritenuto uno dei principali corifei del satanismo contemporaneo.
[2] John Dee (1527-1608), astrologo, scienziato ed astronomo, fu in contatto con Maria Tudor, Elisabetta I e l’imperatore Massimiliano II di Boemia. Lo scienziato ed avventuriero fu versato, tra le altre cose, nella cristallomanzia. Egli, dopo aver ricevuto da un misterioso fanciullo un cristallo convesso, decise di dedicarsi alla comunicazione con il mondo spirituale. In riti ed evocazioni, fu affiancato da Edward Kelly, personaggio di dubbia reputazione, con cui si dedicò alla necromanzia. Dee affermò di aver appreso da messaggeri di un’altra dimensione un particolare alfabeto, definito enochiano.
Perciò mi limito alla presentazione di un testo che è un’esplorazione di confraternite e sette che, da secoli, agiscono dietro le quinte della storia ufficiale, dirigendo in maniera segreta ma incisiva il destino dell’umanità. L’autore distingue tra conventicole iniziatiche (poche) e contro-iniziatiche (molte), dedicando ampio spazio a quegli ordini, come l’Ordo Templi Orientis (O.T.O.), che, detenendo conoscenze magiche ed alchemiche, le piegano per perseguire fini nefandi. Spicca dunque il ritratto di Aleister Crowley, riorganizzatore dell’O.T.O., sinistra figura di mago che, nonostante qualcuno abbia tentato di riabilitare, assurge a mentore di frange occulte dedite a pratiche innominabili.[1] Purtroppo Zagami non descrive sette formate da personaggi squilibrati, ma, tutto sommato, quasi innocui, giacché l’influsso di codeste camarille è tutt’uno con la bieca politica internazionale volta all’ormai imminente edificazione del formidabile Nuovo ordine planetario.
Zagami si sofferma pure sul Priorato di Sion e sui movimenti neo-templari, con un’interessante digressione circa l’attentato di Oslo, perpetrato il 22 luglio del 2011. Ripercorre anche la genesi e lo sviluppo dello spionaggio (il matematico, scienziato ed occultista inglese John Dee è ricordato come il precursore degli agenti attuali) e si accosta all’Ufologia, con una particolare diffidenza (condivisa da chi scrive) nei confronti di contattisti e studiosi che, con poco discernimento, non si accorgono delle insidie annidate in incontri con entità le cui “luminose” intenzioni nascondono pericolose interferenze. [2]
Le rivelazioni di Zagami, intrecciate a cenni alle sue vicende biografiche, offrono uno spaccato di un mondo “parallelo” in cui dominano infiltrazioni, scismi, lotte intestine, congiure, omicidi, stragi di stato…: chi ha una discreta conoscenza di questi scabrosi temi troverà la conferma di quanto l’umanità sia soggiogata e degradata, dietro il controllo politico ed economico, da forze imperscrutabili e mefitiche. Chi non ha dimestichezza con tali interpretazioni sarà guidato dal capitolo introduttivo in cui l’autore traccia una tassonomia delle società segrete. Il deleterio ruolo di Gesuiti, gruppi neo-templari, logge deviate, movimenti New age… è così riletto alla luce delle loro caratteristiche tipologiche.
Lo scenario resta, però, intricato, per la connaturata elusività di un potere che, sfuggendo a facili focalizzazioni, si situa nella zona crepuscolare tra possibili verità e la loro ombra.
[1] Aleister Crowley (1875-1947) è stato un artista, poeta, alpinista, pensatore, critico sociale ed occultista britannico. Figura assai controversa, è da alcuni considerato l’iniziatore dell’odierno occultismo, da altri ritenuto uno dei principali corifei del satanismo contemporaneo.
[2] John Dee (1527-1608), astrologo, scienziato ed astronomo, fu in contatto con Maria Tudor, Elisabetta I e l’imperatore Massimiliano II di Boemia. Lo scienziato ed avventuriero fu versato, tra le altre cose, nella cristallomanzia. Egli, dopo aver ricevuto da un misterioso fanciullo un cristallo convesso, decise di dedicarsi alla comunicazione con il mondo spirituale. In riti ed evocazioni, fu affiancato da Edward Kelly, personaggio di dubbia reputazione, con cui si dedicò alla necromanzia. Dee affermò di aver appreso da messaggeri di un’altra dimensione un particolare alfabeto, definito enochiano.