Non sono pochi gli articoli veritieri ed utili pubblicati su taluni siti indipendenti a proposito dei soggetti più disparati, ma purtroppo nella maggioranza dei casi, ci si dimentica di adottare quegli accorgimenti linguistici che collocano la questione esaminata nella giusta luce. Soprattutto non si impiegano quasi mai le virgolette atte a ristabilire il corretto valore del tema analizzato.
Vediamo due esempi. Se ci si sofferma sulla geoingegneria clandestina alias scie chimiche (chemtrails), non si possono citare programmi o progetti, bensì “programmi” o “progetti”, affinché i fruitori capiscano subito che non sono “piani”, ma criminali attività perpetrate ogni giorno in quasi tutto il pianeta da decenni. Altrimenti, si rischia di evocare qualcosa di là da venire, scivolando nella disinformazione dei geoingegneri istituzionali e degli pseudo-ambientalisti che, negando in modo pervicace l’ecocidio ed il genocidio in atto, presentano la geoingegneria come un’opzione del tutto teorica, fingendo anche, con infinita insincerità, di essere contrari.
Un altro caso. Anche i detrattori più agguerriti e tenaci dello stravolgimento normativo noto come “Buona scuola”, scrivono Buona scuola. No!!! O usi la dicitura tra virgolette oppure in modo ancora più efficace definisci la nefanda iniziativa dell’eroico Teo, “Pessima scuola”. “Pessima” – lo rammentiamo – è il superlativo assoluto di "cattivo".
In un modo o l’altro l’ironia, anzi un implacabile sarcasmo, nei confronti delle mistificazioni di ufficialisti, negazionisti e gazzettieri deve affiorare; diversamente si intorbida la notizia, si confondono eventi ed opinioni, si disorientano, anche in maniera involontaria, i lettori.
E’ poi necessario adoperare, quando si riporta una fonte o la si traduce, delle note esplicative o correttive; è d’uopo ricorrere pure ad un idoneo “sic” per sottolineare l’aberrante gravità di un’affermazione proveniente da un bugiardo di regime. Mentre le notizie dei canali ufficiali devono essere smascherate per esibire il loro carattere capzioso, fraudolento, menzognero, le informazioni di siti non allineati, se contengono ambiguità e sfocature semantiche e concettuali, vanno rettificate. Verbigrazia, non useremo mai il vieto e falso sintagma “cambiamenti climatici”, ma la locuzione i cosiddetti “cambiamenti climatici”.
E’ sovente – lo sappiamo – questione di sfumature, ma, come ci ricorda Nietzsche, “Nulla è importante come le sfumature”.
Vediamo due esempi. Se ci si sofferma sulla geoingegneria clandestina alias scie chimiche (chemtrails), non si possono citare programmi o progetti, bensì “programmi” o “progetti”, affinché i fruitori capiscano subito che non sono “piani”, ma criminali attività perpetrate ogni giorno in quasi tutto il pianeta da decenni. Altrimenti, si rischia di evocare qualcosa di là da venire, scivolando nella disinformazione dei geoingegneri istituzionali e degli pseudo-ambientalisti che, negando in modo pervicace l’ecocidio ed il genocidio in atto, presentano la geoingegneria come un’opzione del tutto teorica, fingendo anche, con infinita insincerità, di essere contrari.
Un altro caso. Anche i detrattori più agguerriti e tenaci dello stravolgimento normativo noto come “Buona scuola”, scrivono Buona scuola. No!!! O usi la dicitura tra virgolette oppure in modo ancora più efficace definisci la nefanda iniziativa dell’eroico Teo, “Pessima scuola”. “Pessima” – lo rammentiamo – è il superlativo assoluto di "cattivo".
In un modo o l’altro l’ironia, anzi un implacabile sarcasmo, nei confronti delle mistificazioni di ufficialisti, negazionisti e gazzettieri deve affiorare; diversamente si intorbida la notizia, si confondono eventi ed opinioni, si disorientano, anche in maniera involontaria, i lettori.
E’ poi necessario adoperare, quando si riporta una fonte o la si traduce, delle note esplicative o correttive; è d’uopo ricorrere pure ad un idoneo “sic” per sottolineare l’aberrante gravità di un’affermazione proveniente da un bugiardo di regime. Mentre le notizie dei canali ufficiali devono essere smascherate per esibire il loro carattere capzioso, fraudolento, menzognero, le informazioni di siti non allineati, se contengono ambiguità e sfocature semantiche e concettuali, vanno rettificate. Verbigrazia, non useremo mai il vieto e falso sintagma “cambiamenti climatici”, ma la locuzione i cosiddetti “cambiamenti climatici”.
E’ sovente – lo sappiamo – questione di sfumature, ma, come ci ricorda Nietzsche, “Nulla è importante come le sfumature”.
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Forma e Contenuto. Coincidono oppure no? Nella mia minutissima esperienza personale, la forma mi ha spesso ingannato, l'intuito quasi mai. La verità e la buona fede traspaiono comunque dietro il testo, attraverso righe, virgolette e sfumature. L'insieme (e quindi anche la forma) è comunque importante ma i codici sono strumenti elastici che è possibile e spesso doveroso attrarre ed utilizzare in modo libero e personale, altrimenti sarebbe troppo semplice camuffare le proprie intenzioni e disinformare. Ciao
RispondiEliminaI disinformatori conoscono le strategie linguistiche e neurolinguistiche per ingannare e nascondere la verità. Essi usano il linguaggio come raffinato strumento di plagio, ma con l'intuizione - come osservi - e con l'aderenza al vero possiamo batterli.
EliminaCiao
Io credo di abusarne addirittura!
RispondiEliminaOrmai metterei quasi tutto "tra virgolette"! Dalle "missioni di Pace" alla "ripresa dell'economia", passando dalla "lotta contro il cancro" etc etc..
Tutto è così spaventosamente e deliberatamente (sic) "sfumato" che non si riesce più a distinguere la "verità" in mezzo al minestrone di "informazione", disinformazione (sic) e "contro-informazione"..
(Scherzo! Ma non "troppo"!)