30 agosto, 2016

Incontro ravvicinato del terzo tipo in Polonia



Pubblichiamo il resoconto di un incontro ravvicinato del terzo tipo occorso in Polonia. L’episodio sembra prelevato dalla casistica risalente all’età d’oro dei contatti e degli avvistamenti, gli anni ‘50 del XX secolo, sebbene risalga al 2003: l’iconografia dei presunti alieni, le modalità del "close encounter", persino il messaggio “ambientalista”, che oggi suona quanto mai anacronistico e persino disturbante, richiamano i "tòpoi" dell’Ufologia di quel periodo.

Questo è il resoconto di un incontro ravvicinato avvenuto in Polonia. L'episodio risale al giorno il 11 agosto 2003. Lech Chacinski stava guidando lungo una strada di campagna nelle prime ore del mattino, quando vide tre figure in piedi sul ciglio della carrozzabile. Stranamente le figure erano disposte in una formazione triangolare. Indossavano tute simili a quelle degli astronauti. L'incontro accadde presso la cittadina di Szczecinek le cui vie, come al solito, erano deserte durante le prime ore del mattino. Incuriosito dai tre singolari esseri, l’uomo rallentò per vedere se i suoi occhi lo stessero ingannando. Ad uno sguardo più attento, capì che non erano cosmonauti.

I tre si spostarono verso la parte anteriore del veicolo in modo sincronizzato, mantenendo la configurazione triangolare. La creatura più vicina al testimone alzò un braccio come segnale affinché l’uomo fermasse il veicolo. Chacinski ricorda che "qualcosa" gli aveva intimato di arrestare il veicolo, anche se non sentì alcuna voce. Pur raggelato per la paura, aprì il finestrino del guidatore, mentre gli alieni si accostavano. Chacinski non riuscì a distinguere i particolari del viso, ad eccezione dei grandi occhi neri. Sulla parte superiore del casco, si notava qualcosa che egli pensò essere un dispositivo di comunicazione. Chacinski stava per fuggire, quando scorse un forte bagliore provenire dalla calotta del casco di un ufonauta. La luce era associata alla domanda mentale: "Hai sentito parlare di noi"? L'uomo rispose di sì. Poi gli fu ingiunto di uscire dal veicolo e gli fu chiesto con che tipo di materiale fosse fabbricata la sua auto.

Il testimone notò che l’alieno indossava un’uniforme di colore bluastro, calzava scarpe dall’aspetto metallico; sul petto si trovava un dispositivo elettronico rettangolare con luci in movimento. Gli esseri posero a Chacinski altre domande: Con che tipo di materiale sono confezionati i tuoi vestiti? Come funziona la tua vettura? Che genere di combustibile usa? L’uomo rispose ai quesiti telepaticamente.

I visitatori gli rivelarono che erano venuti a trasmettere un messaggio agli abitanti della Terra: dobbiamo avere a cuore il nostro pianeta, l’acqua e l'aria. (Vallo a dire ai geoingegneri-avvelenatori del pianeta, n.d.t.) Se trascureremo il nostro ambiente, causeremo la nostra distruzione (sic). Infine Chacinski domandò ai presunti extraterrestri donde venissero. Gli risposero: "Dalla galassia otto".

Mentre Chacinski era sempre più sbalordito, i tre si sollevarono in aria di circa sei piedi per volare verso la loro nave che era atterrata pressappoco a 100 iarde di distanza. Dal fondo dell’astronave, un fascio di luce avvolse i tre esseri, mentre una nebbia circondò l’ U.F.O., dotato di un treppiede e sfavillante di luci multicolori.

La navicella salì velocemente a circa 50 piedi di altezza per poi scomparire alla vista. L'area dell'incontro è anche quella in cui appaiono spesso glifi nei campi di cereali.

Questo incredibile incontro ravvicinato in Polonia è ancora sotto inchiesta. L’indagine del caso si deve all’ufologo Brian Vike, Direttore dell’H.B.C.C. U.F.O. Research - telefono 250 845 2189.

Fonte: humansarefree

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