26 febbraio, 2008

La frattura (seconda parte)

Numerosi sono i crepacci nella realtà che quasi frustrano ogni tentativo euristico e teorico di unificazione. La più importante di queste fratture è quella tra essere e non essere, con il primo che promana dal secondo, in modo non comprensibile. In altri termini, dal nulla, non dal vuoto si genera la materia-energia, l'universo la cui esistenza resta un enigma indecifrabile. Da questo iato ne scaturiscono altri: l'inconciliabilità tra dimensioni classiche e dimensioni quantistiche; lo hiatus tra logica tradizionale, di impronta per lo più aristotelica, e logica non aristotelica; il contrasto tra le "leggi di natura", intese come archetipi platonici di tipo numerico e le forme a priori poste nel mondo fenomenico dalla mente umana; l'incompatibilità tra entropia, correlata al secondo principio della termodinamica, ed il principio sintropico postulato da molti scienziati in questi ultimi decenni e del quale si sono scoperti intriganti indizi.

In ambito storico-religioso l'incongruenza più evidente, gravida di moltissime conseguenze, è la distanza tra il Cristo storico (ma forse i Messia storici furono due) ed il Cristo della fede, a sua volta moltiplicato in un numero ingente di figure. Forse la contraddizione più palese, per l'uomo abituato a ragionare in termini duali, è la contrapposizione tra Bene e Male.

E' necessario ricordare che è tipico della cultura occidentale, soprattutto ebraico-cristiana, enfatizzare gli opposti, laddove la tradizione orientale sa cogliere elementi di unità e ricondurre le diverse e spesso solo apparenti differenze ad un quid superiore in cui tutto è armonizzato. Si pensi al Dao, in cui i princìpi complementari dello yin e dello yang, delle tenebre e della luce, intesi in senso cosmico e non etico, si compenetrano nell'Uno. Nella stessa parola yin inoltre, secondo alcuni glottologi, è contenuta una radice antichissima e precedente alla differenziazione delle lingue, che denota il congiungimento. Yin, infatti, si legherebbe al sanscrito yoga, unione, ed al greco gyné, donna, intesa come essere connesso al principio (il D.N.A. mitocondriale? l'androgino?). Resta il fatto che anche la Weltanschauung tradizionale cinese che, in genere, privilegia l'unità rispetto al dualismo, è costretta a raffigurare il Dao con un cerchio diviso in due parti, ad indicare un'ineliminabile dicotomia, primigenia o secondaria che sia. Mentre il conflitto tra Bene e Male potrebbe essere il risultato, in alcuni casi, di un’interpretazione umana, per quanto ancorata ad esperienze e dati “oggettivi”, le altre antitesi palesano una tensione tra poli opposti, di cui si potrebbero portare numerosi esempi.

Alla fine sembra che dobbiamo rassegnarci in molti casi a ragionare non in termini di-alettici, ma accogliendo una terza possibilità, ossia, mutuando un'espressione del matematico Godel, dovremo accettare che alcune proposizioni e situazioni non sono né vere né false, ma indecidibili. Forse la realtà, una sua possibile lettura, richiedono il superamento della logica duale: il terzo escluso va riaccolto.

Leggi qui la prima parte.

14 commenti:

  1. OH NO!!!!!!!!!!!!!!!
    sulla frattura...non si può!
    arrivedeeerciii!
    angela

    RispondiElimina
  2. Ciao Zret... volevo citare la tua ultima frase ma mi dice che non è possibile Tag ecc..cmq:

    Notare che il numero perfetto è TRE
    padre figlio spirito assieme fanno DIO o chi per Lui.
    La dualità ricongiunta è padre e figlio, e resta carnale seppur completa,ciò che rende l'uomo divino è l'aggiunta dell'elemento alchemico per eccellenza: lo Spirito,che non alberga nel corpo.
    Quindi è vero che per evolversi bisogna che sia ri-accolto dentro di noi il terzo escluso,lo spirito.

    RispondiElimina
  3. Ciao clausneghe, la frattura in effetti andrà ricomposta. La tua riflessione è molto profonda. Grazie delle tue parole.

    Ciao Angelotta, grazie anche a te.

    RispondiElimina
  4. Personalmente non amo la translitterazione Pinyin introdotta abbastanza di recente e che ci fa scrivere Dao anzichè Tao e Mao Tze Dong anzichè il consueto, almeno per noi non più giovanissimi, Mao Tse Tung.
    Ma è questione di gusti che non tocca minimamente la sostanza dell'attuale post il quale individua come inleuttabile premessa della manifestazione la scissione dell'unità primordiale nelle due polarità opposte e complementari, senza la cui dialettica ogni espressione del divenire sarebbe impossibile ed inconcepibile..

    RispondiElimina
  5. ciao Clausneghe, non sai quanto ti sei avvicinato alla verità,
    è lo spirito stesso che te l'ha rivelata. ma il Padre vuole che amiamo il figlio, che lo riconosciamo come SUO figlio ed è proprio del figlio lo spirito di cui abbiamo bisogno
    è questo lo spirito che stiamo cercando e che ci renderà felici

    il tramite per la vita e per il Padre è il figlio, e il Suo spirito

    un caro e affettuoso abbraccio a tutti


    un abbraccio nella luce, Dio è ancora sul Trono
    Giona

    RispondiElimina
  6. La dualità è padre e figlio?
    Ma per favore, semmai Madre, principio femminile.
    Infatti questa è la balla che probabilmente hanno raccontato le religioni.. hanno creato un dio maschile, cacciando le donne dalla Trinità e dal potere.

    RispondiElimina
  7. mi sembra di essere a giocare con le parole, è chiaro che il concetto di madre sia insito nello stesso concetto di Dio, nessuno ha mai escluso l'identità femminile del padre, Dio è padre e madre. più importante vedrei il prendere in considerazione il volto del padre che è il figlio, che in questo caso E' figlio perchè l'ha voluto il padre stesso, cambierebbe poco penso se Egli avesse scelto di inviare una figlia, probabilmente si sarebbe riscontrata la stessa difficoltà nell'accettazione dell'esistenza del/la figlio/a di Dio.
    l'uomo crede di poter salire unicamente a Dio lasciandosi andare semplicemente a delle analisi infinite che altro non fanno che far perdere del tempo dentro il quale scorre la nostra stessa vita, ma attenzione essa adesso non è eterna e non lo è se non per mezzo del padre e delle sue soluzioni.
    è logico che le domande debbano esservi, ma è logico pure che se Dio ha un figlio che ha inviato sulla terra per poter aiutarci ed essere da tramite e da porta, se noi questi cerchiamo di bypassarlo imponiamo nuovamente a Dio la nostra volontà e non la sua, poco cambia quindi nella posizione di giudizio che noi abbiamo nei confronti degli arconti o degli uomini del NWO se pur buona, utile e giustificata che sia
    semplicemente vediamo i problemi ma non aiutiamo Dio a risolverli almeno non in noi stessi e così in scala, non credo che Dio potrà accettare che noi non si accetti il figlio, semplicemente una Sua virtù che discende dalla sua intelligenza e dal suo amore.
    nel nostro atteggiamento che in questo caso assume tutte le caratteristiche della presunzione, è improbabile che il padre possa aiutarci, se per noi non esiste altro aiuto che debba necessariamente corrispondere a determinate soluzioni ad personam, peraltro irraggiungibili

    lasciamo spazio a Dio e alle Sue idee conosceremo e torneremo felici

    un abbraccio nella luce, Dio è ancora sul Trono
    Giona

    RispondiElimina
  8. la felicità... ciò che non riusciranno MAI ad avere gli arconti


    un abbraccio nella luce, Dio è ancora sul trono
    Giona

    RispondiElimina
  9. Ciao Zret volevo chiederti una cosa che divaga dall'argomento:
    Spesso e volentieri mi capita di trovarmi commenti che mi collegano a pagine che cercano di scaricarmi sul pc dei virus...
    Questi poverini annoiati dalla mattina alla sera rompono le p...e di continuo... non si può fare niente che tu sappia per reclamare il loro account e farli cancellare?!

    p.s Molto mi incuriosisce il fatto che senza andare molto in la fino allo spirito... una parte, la maggiore del cervello è spenta.. e anche il d.n.a lo è... l'uomo ha un potenziale incredibile cos'è che lo limita?!

    RispondiElimina
  10. Ciao Fenice, succede anche a me che mi mandino messaggi con collegamenti a virus. L'unica soluzione è non aprirli. Evidentemente ad alcuni non è gradito quanto scrivi. Non saprei che cosa consigliarti, se non di cancellare subito questi commenti insidiosi. Prima o poi si stancheranno.

    Che cosa limita il potenziale umano? Un DNA corrotto, la prigione elettromagnetica, un errore ancestrale? Non saprei.

    Ciao a tutti.

    RispondiElimina
  11. che cosa limita il potenziale umano?
    la "psiche"................

    un abbraccio.anto-az

    RispondiElimina
  12. anto-az puoi spiegarti meglio?!
    La psiche è l'insieme delle funzioni razzionali e non che compongono le funzioni celebrali.
    Se non si è ne razzionale ne non razzionali cosa si è?!
    SI dovrebbe vedere il tutto con una logica sfumata ovvero ne falso ne vero ma relativo e relativo diventa ogni probabilità in base a quanti uomini vi sono sulla terra, poichè ognuno applica una scala di valori differente.
    Forse ora intendo tu fai concetto che la psiche adottata su un singolo individuo non è altro che una singola proiezzione e quindi limitata già sul nascere come unico modo di comprensione.
    Se sbaglio ti prego di chiarirmi le idee!!!!

    RispondiElimina
  13. scusa faccio tai chi e il tao non indica l'opposizione ma L'UNIONE DEGLI OPPOSTI IN UN SOLO ESSERE, TAO, DIO

    RispondiElimina
  14. fenice credi che io possa chiarirti le idee,come tu le chiami,in un modo migliore di quanto possa tu da solo?
    amico mio solo tu puoi,ed nussu'altro!!

    tutto è chiaro, per chi sente è vede.

    anto-az.

    RispondiElimina

ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.

AddThis

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...