Oggi giorno i Liguri sono ritenuti un’etnia mediterranea forse originaria della penisola iberica (o delle isole britanniche) cui si sovrapposero genti indoeuropee, Siculi, Latini, Osco-Umbri, Celti… In particolar modo, dovettero essere molto stretti i legami con i Siculi, come attestano la tradizione (Siculo era un mitico re dei Liguri secondo Servio) ed i dati toponomastici (Segesta, Entella, Lerici-Erice sono toponimi liguri e siculi: Segesta Tigulliorum è l'attuale Sestri Levante, mentre l'antica Segesta dell'isola mediterranea fu alleata di Atene contro Siracusa, durante la seconda fase della Guerra del Peloponneso, conosciuta come spedizione in Sicilia). Alcuni studiosi ipotizzano un’origine camitica, altri una protoaria.
I libri di Storia, anche quelli aggiornati, quando trattano le origini di Roma, comunque avvolte nelle nebbie della leggenda ed ardue da ricostruire, dopo aver ricordato il racconto di fondazione con protagonisti Romolo e Remo, si perdono in elucubrazioni su villaggi neolitici e gruppi di popolazione di incerta etnia e provenienza, per concludere che l'Urbe fu fondata da genti che subirono l'influsso etrusco, sabino e latino. Di rado si rintraccia un riferimento alla quarta stirpe, i Veneti che, presumibilmente mescolatisi con le tre genti sopra citate, formarono i Romani, non etnia dunque, ma melting pot.
Mai si ricorda - ed è omissione non da poco - che tra i più antichi abitanti del Latium vetus, bisogna annoverare i Liguri.
Il Lazio fu terra d’insediamento dei Liguri, stando a Dionigi di Alicarnasso. Secondo la leggenda, ripresa da Virgilio, il centro di Alba Longa fu fondato da Ascanio, figlio del troiano Enea. Il poeta latino, inoltre, in Aen. VIII, 329-332, ricorda le gentes Sicanae e l’antico nome del Tevere, ossia Albula, il fiume che nasce dai monti. "Alb/alp" è tipica radice ligure, con il significato di "monte, altura, vetta". Un altro morfema diffuso nella vastissima regione in cui, in età protostorica, si erano insediati i Liguri, è "pen", con il valore di "catena montuosa, crinale". Si pensi all'Appennino.
Nell’area del Septimontium sarebbe esistito un piccolo abitato siculo, Saturnia, il quale, assieme ai primitivi villaggi del Palatino, la sede poi scelta da Romolo per fondare l’Urbe, dovrebbe costituire l’antecedente di Roma. Secondo alcuni storici, nella regione solcata dal Tevere si succedettero gli Aborigeni, quindi i Liguri cui si sovrapposero i Siculi. In seguito altre migrazioni indoeuropee crearono un ulteriore rimescolamento, con apporti di genti dedite per lo più alla pastorizia, al commercio del sale, ma anche al brigantaggio.
Il Lamorati fa risalire l'inizio della grandezza dei Liguri a Tirreo, figlio del re della Lidia, Soura. Egli, desiderando acquistarsi la gloria col valore del proprio braccio, salpò dalla sua terra con altri valorosi e pervenne nel mare che da lui fu detto Tirreno. Infine sbarcò sulla costa. Fondò numerose città, tra cui Luni, Parma, Verona ed altre. Come per gli Etruschi, si ventila una possibile provenienza orientale, forse da intendersi come penetrazione nella penisola di gruppi originari dell'Asia minore, poi assorbiti da popoli autoctoni. Resta, però, a mio parere, da escludere una genesi orientale dei Liguri, soprattutto per la diffusione presso questa etnia formata da rudi pastori ed agricoltori, gelosi della loro libertà, del simbolo del cigno, animale tipicamente nordico, legato al mito di Fetonte e ad un remoto retaggio iperboreo.
Fonti:
E. Callegari, Appunti per una storia di Sarzana
R. Da Ponte, I Liguri. Etnogenesi di un popolo. Dalle origini alla conquista romana
A. De Pascale, I Liguri. Un antico popolo europeo (sic) tra Alpi e Mediterraneo, Genova, 2004
Zret, Il mistero dei Liguri, 2007
I libri di Storia, anche quelli aggiornati, quando trattano le origini di Roma, comunque avvolte nelle nebbie della leggenda ed ardue da ricostruire, dopo aver ricordato il racconto di fondazione con protagonisti Romolo e Remo, si perdono in elucubrazioni su villaggi neolitici e gruppi di popolazione di incerta etnia e provenienza, per concludere che l'Urbe fu fondata da genti che subirono l'influsso etrusco, sabino e latino. Di rado si rintraccia un riferimento alla quarta stirpe, i Veneti che, presumibilmente mescolatisi con le tre genti sopra citate, formarono i Romani, non etnia dunque, ma melting pot.
Mai si ricorda - ed è omissione non da poco - che tra i più antichi abitanti del Latium vetus, bisogna annoverare i Liguri.
Il Lazio fu terra d’insediamento dei Liguri, stando a Dionigi di Alicarnasso. Secondo la leggenda, ripresa da Virgilio, il centro di Alba Longa fu fondato da Ascanio, figlio del troiano Enea. Il poeta latino, inoltre, in Aen. VIII, 329-332, ricorda le gentes Sicanae e l’antico nome del Tevere, ossia Albula, il fiume che nasce dai monti. "Alb/alp" è tipica radice ligure, con il significato di "monte, altura, vetta". Un altro morfema diffuso nella vastissima regione in cui, in età protostorica, si erano insediati i Liguri, è "pen", con il valore di "catena montuosa, crinale". Si pensi all'Appennino.
Nell’area del Septimontium sarebbe esistito un piccolo abitato siculo, Saturnia, il quale, assieme ai primitivi villaggi del Palatino, la sede poi scelta da Romolo per fondare l’Urbe, dovrebbe costituire l’antecedente di Roma. Secondo alcuni storici, nella regione solcata dal Tevere si succedettero gli Aborigeni, quindi i Liguri cui si sovrapposero i Siculi. In seguito altre migrazioni indoeuropee crearono un ulteriore rimescolamento, con apporti di genti dedite per lo più alla pastorizia, al commercio del sale, ma anche al brigantaggio.
Il Lamorati fa risalire l'inizio della grandezza dei Liguri a Tirreo, figlio del re della Lidia, Soura. Egli, desiderando acquistarsi la gloria col valore del proprio braccio, salpò dalla sua terra con altri valorosi e pervenne nel mare che da lui fu detto Tirreno. Infine sbarcò sulla costa. Fondò numerose città, tra cui Luni, Parma, Verona ed altre. Come per gli Etruschi, si ventila una possibile provenienza orientale, forse da intendersi come penetrazione nella penisola di gruppi originari dell'Asia minore, poi assorbiti da popoli autoctoni. Resta, però, a mio parere, da escludere una genesi orientale dei Liguri, soprattutto per la diffusione presso questa etnia formata da rudi pastori ed agricoltori, gelosi della loro libertà, del simbolo del cigno, animale tipicamente nordico, legato al mito di Fetonte e ad un remoto retaggio iperboreo.
Fonti:
E. Callegari, Appunti per una storia di Sarzana
R. Da Ponte, I Liguri. Etnogenesi di un popolo. Dalle origini alla conquista romana
A. De Pascale, I Liguri. Un antico popolo europeo (sic) tra Alpi e Mediterraneo, Genova, 2004
Zret, Il mistero dei Liguri, 2007