16 dicembre, 2008

Sin

Ci si riferisce alla Luna nera con vari significati. Alcuni intendono con Luna nera la Luna nuova che non si vede, corrispondente alla congiunzione Sole-Luna. Talora si allude ad un secondo satellite della Terra che il gesuita Giovanbattista Riccioli affermò di aver scoperto nel XVII secolo e che avrebbe un passo di 3 gradi al giorno. L'esistenza di tale astro non è, però, mai stata dimostrata. Ancora Luna nera viene definita la dark side of the moon. Infine in astrologia la Luna nera è un punto, uno dei fuochi, quello vuoto dell'orbita lunare, il cui glifo è un crescente sovrapposto ad una croce.

A tale elemento astrologico è abbinato nel mito Lilith, descritta nell'Antico Testamento (Isaia 34, 14) come spettro notturno e nella tradizione babilonese come demone muliebre delle tempeste, ma anche come insidiatrice di uomini e bambini. Lilith, dopo aver concupito e rapito o ucciso le sue vittime, si dileguava alle prime luci dell'aurora. Una tarda tradizione ebraica la presenta come prima consorte di Adamo, creata con polvere e sudiciume. Da Adamo concepì il demone Samael, principe del Male ed altre creature malefiche con le quali viveva sulle sponde del Mar Rosso. Il suo viso era incorniciato da una chioma fluente e superbe ali la rendevano fascinosa, ma, invece dei piedi, aveva degli orribili zoccoli. Lilith trova il suo archetipo in Lamasthu, la dea della morte per i Sumeri.

In astrologia La Luna nera, di cui Lilith è, in parte, figura, adombra la sensualità più torbida, il lato oscuro ed inquietante della personalità. La sua luce è fredda, la sua energia erotica è assorbita nell'amplesso distruttivo e nella morte. I raggi cupi di Lilith sono dita gelide che sfiorano la pelle, il brivido di stelle defunte.

Pare quasi che la Luna nera sia il cuore algido dell'astro che splende nel firmamento notturno, l'immagine di un cosmo che è, infine, la manifestazione di entità malvagie. Nel Pimandro, testo del Corpus Hermeticum, è scritto, infatti: Il cielo apparve in sette cerchi e gli dei furono visibili in forma di astri con tutte le costellazioni (III, 2). Nel Vangelo detto di Filippo, leggiamo: "Gli Arconti vollero ingannare l'Uomo (13)... hanno deliberato di prendere l'uomo e di fare di lui uno schiavo per sempre... La verità non è come per l'uomo mondano: egli vede il Sole e vede il cielo e la terra, ma non sono per nulla quelli autentici (44)". Ci ricorda Mike Plato: "Nello gnosticismo mandeo i sette ed i dodici, cioè i pianeti e le costellazioni zodiacali erano considerati entità demoniache che agiscono sul divenire e lo controllano. Tra questi un posto di rilevo è tenuto da Sin, la Luna, soglia demoniaca che introduce nel regno delle forme mutanti, nell'instabilità dello spazio cosmico. Nel Mandeismo, la meccanicità dell'universo dipende dalla Luna, sorta di terminale arcontico per cogliere e trasmettere le influenze astrali e planetarie... Anche nello gnosticismo avestico, l'astro lunare è lo strumento ahrimanico, veicolo del Male."

Sin è forse collegato a Sinai, il monte su cui Moses ricevette le tavole della Legge da YHWH. Pare che il toponimo Sinai derivi dall’accadico Sin, con il quale in Mesopotamia nel III millennio a.C. veniva indicato il Dio Luna.[1] Il Sinai era consacrato al culto lunare. Grazie a recenti scavi archeologici, sono state rinvenute sull’Har Karkom, (il Sinai biblico?), vari santuari paleolitici (risalenti a 20.000-25.000 anni fa) costituiti da stele che ricordano i dolmen dell’antica Europa forse dedicati al culto lunare-terrestre.

Così la natura femminea (ed infera, si pensi a Persefone-Proserpina) della Luna si accosta a quella maschile, secondo un privilegiamento di tratti ora muliebri ora mascolini nei corpi celesti, in base alle differenti culture e concezioni.

Anche se l'inglese "sin" risale alla radice indoeuropea del verbo "essere", nel senso di "essere colui che è trovato colpevole di...", è suggestivo che "sin", trasgressione, offesa, peccato, coincida fonicamente con Sin, Luna nelle lingue semitiche.

[1] Altri glottologi associano Sinai a "shin", dente.


Fonti:

Dizionario delle dee e delle eroine, a cura di Patricia Monaghan, Milano, 2004, s.v. Lilith
Dizionario di Astrologia, a cura di A. Anzaldi, L. Bazzoli, Milano, 1988
M. Berni, Har Karkom: sulle tracce di Mosè, 2008
M. Plato, Il Vigilante, l’Ottava sfera, 2008
Andrea Romanazzi, L'Esodo di Israele, 2006



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8 commenti:

  1. Beh che dire1? Grazie zret, proprio ieri stavo programmando una ricerca seria sulla luna e il tuo post mi giunge a pennello. Ovvio che in seguito approfondirò ulteriormente questo tema! Perchè? Perché questa Luna mi comincia a spuntare da tutte le parti nelle varie ricerche esoteriche che sto conducendo e ha un certo ruolo nella cosmologia e nel pensiero insegnato da Gurdjieff.

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  2. Ciao Joshua,

    si tratta solo di qualche frammentaria riga, venuta di getto. Molti sono gli aspetti che ho trascurato, ma sono lieto che il testo sia in sintonia con le tue ricerche di cui sono sicuro mi renderai partecipe.

    Ciao e grazie

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  3. Zret hai dimenticato di scrutare l'arcano della Luna sui Tarocchi.
    La luna è tutto quello che hai detto e molto di più.
    Il problema si pone solo finchè non sapremo camminare sulle acque,non avremo trasformato l'acqua in spirito, fissato il volatile, cristallizzato le acque mercuriali etc etc etc.

    O dolce luna che accendi il mio corpo di passioni incontrollate, insegnami la maestria di scorgere il Sole anche nell'Oscurità, di dominare con la Volontà, la Forza della mia natura lupina

    Un saluto

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  4. Sì, Timor, mancano il riferimento alla lama dei Tarocchi, al matriarcato, ad Artemide-Diana etc., ma se sarà possibile...

    Lunatic moon.

    Ciao e grazie.

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  5. Nella prima parte del post fai affermazioni corrette e da tutti condivise. La seconda parte lascia molto più a desiderare in quanto sembri far confusione fra gli attributi della Luna visibile e quelli di Lilith, ovvero della Luna Nera.

    Da un punto di vista astrologico s'è cominciato a discutere della Luna Nera verso la fine degli Anni Cinquanta e tale innovazione di tener conto del secondo fuoco dell'ellisse rappresentata dall'orbita lunare venne introdotta dagli astrologi francesi o francofoni.

    E' un punto interessante dell'oroscopo di ciascuno e l'astrologo francese molto in voga una trentina di anni fa Alain Yaouanc, in arte 'Hadès', -molto apprezzato anche perchè il suo approccio alla materia era prevelentemente simbolico - identifica Lilith con 'i rapporti sessuali'. Aveva ragione: basta dare un'occhiata alle effemeridi della o delle donne con cui ci si è relazionati e si vedrà una coincidenza sinastrica di Lilith da una parte e di qualche importante punto sensbile del partner dall'altra.

    Personalmente vedrei una certa qual coincidenza fra l'archetipo di Lilith e quello della dea dell'Induismo Kalì. Stesso potere distruttivo, stesso magnetismo sessuale, stessi modi violenti con effetti talora devastanti.

    E se la nostra è l'epoca di Kalì ovvero il Kali Yuga, possiamo al tempo stesso affermare che tale epoca si trova sotto gli inquietanti auspici della Luna Nera. Totale disorientamento interiore, uso di droghe, sessualità esasperata e talora promiscua, eventi contraddistinti da mortalità prodigiosa, armi micidiali - sia atomiche che di altro tipo -, ecco delineato in parole povere il ritratto dei tempi che corrono.

    Per quanto riguarda il freddo astro delle notti ben poco posso aggiungere a quanto sinteticamente e poeticamente scritto da Timor.
    Nelle operazioni interiori ed esteriori ovvero alchemiche di laboratorio, la Luna riveste una importanza fondamentale e nessun operatore si sarebbe mai sognato di ottenere qualcosa senza i suoi influssi.

    Tieni conto che una volta che si sia raccolta nei mesi di aprile e maggio la rugiada notturna, questa andrà successivamente esposta agli influssi della Luna, ovviamente durante il periodo del plenilunio, onde rafforzare la carica energetica già presente in tale rugiada primaverile.
    Le immagini del Mutus Liber sono a tal proposito massimamente esplicative.

    Insomma la Luna funge da specchio ai raggi solari e li trasmette di notte al cosiddetto mondo sublunare; senza tale azione provvidenziale ogni forma vivente si spegnerebbe.

    Altro non saprei aggiungere. Spiegare con appropriatezza l'argomento da te toccato supera di gran lunga le mie povere forze.

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  6. Paolo, hai integrato perfettamente la riflessione con riferimenti quanto mai opportuni e perspicui.

    E' vero: la Luna nera ricorda la dea ornata di teschi.

    Ciao e grazie.

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  7. P.S. Il gufo ed altri strigidi erano associati a Lilith. Grandi occhi, rapaci notturni, silenzi spettrali sono "ingredienti" pure di esperienze come quelle di Strieber, ma il discorso ci condurrebbe lontano assai.

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  8. Ovvio Zret che ti renderò partecipe delle ricerche! Intanto ringrazio i commenti precedenti perchè hanno toccato appunto molti dei riferimenti alla Luna che sto incontrando durante le ricerche.

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