In verità, i presidenti delle superpotenze hanno tutto l’interesse a tenere la bocca ben cucita, almeno per le seguenti ragioni.
1. Gli esecutivi hanno probabilmente stipulate delle scellerate alleanze con visitatori spregiudicati, ottenendo tecnologia in cambio di... Rivelare che i vertici di alcuni stati sono in combutta con alieni carnefici non è proprio il sogno dei vari presidenti-fantocci: costoro si esporrebbero per lo meno alla riprovazione dei cittadini venduti al nemico per un piatto di lenticchie.
2. Cominciare un rilascio di informazioni circa la presenza aliena sul nostro pianeta potrebbe significare dover cedere e condividere con i civili e con le nazioni più fragili alcune tecnologie avveniristiche. Sono tecnologie utili per l’umanità, ma che le multinazionali vedono come il fumo negli occhi. Preferiscono che certe conoscenze restino appannaggio di una cerchia ristretta.
3. La decisione di palesare notizie riguardanti le civiltà stellari non spetta certo a quei buffoni che s’insediano alla Casa Bianca e neppure ai pur influenti militari, quanto agli Altri. Gli Stranieri sembrano motivati a preservare lo status quo, a restare ben nascosti dietro i loro mandanti. Quali benefici potrebbero trarre da una disclosure? Non conviene loro agire per interposta persona, come sovrani che riscuotono i tributi per mezzo di esattori?
E’ difficile che la Cina o la Russia perseguano fini diversi dagli obiettivi cui mirano gli Stati Uniti: forse all’interno delle classi dirigenti opera qualche frangia dissidente, ma appare debole. Ergo è illusorio attendersi una svolta in tempi brevi.
Infine sarebbe anche ora di smettere di elemosinare brandelli di segreti da istituzioni il cui ruolo istituzionale è la diffusione di menzogne. Meglio un brandello di verità strappato alla censura grazie a lunghe e faticose ricerche che una “verità” ufficiale.
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